Hai l’influenza? Puoi curarti col vino…purtroppo!1 min read

Non sto per parlare dell’ennesima caratteristica prodigiosa scoperta dagli scienziati sul vino ma purtroppo di un problema che riguarda del vino Argentino e Sudafricano importato in Germania ( e si spera solo lì).
La rivista Weinwirtschaft  ha pubblicato un rapporto che parla di alcuni vini importati da Argentina e Sudafrica contenenti un antibiotico, in particolare il Natamycin.  Il motivo dell’aggiunta dell’antibiotico non è certo per attribuire carattere curativo al vino ma per evitare problemi di spore di funghi durante l’imbottigliamento. L’importatore ha invece dato la colpa ai chips usati. Siano chips o altre cose questo accade sicuramente  in cantine non certo irreprensibili dal punto di vista igienico che cercano di rimediare a situazioni difficili.

Per ora è successo solo in una partita da 100.000 bottiglie ed in Germania, ma chi controlla con tanto di analisi che non possa accadere (o essere già accaduto) in Italia?

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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