Grazie Charlie!1 min read

Ricevere una cartolina, oggi, è già di per sé una notizia. Ma quando la cartolina arriva da Miami, in tempi di coronavirus, praticamente alla vigilia di Pasqua ed è indirizzata a “Mr. Winesurf” la notizia si trasforma in inaspettata sorpresa e in conseguenti, sentiti, ringraziamenti.

Quindi a nome di tutta la redazione di Winesurf ringrazio Charlie  Arturaola, sommelier, giornalista, attore, amante dell’Italia e del vino italiano per averci fatto tornare bambini, quando con le cartoline che trovavi nella cassetta della posta correvi in casa, gridando, per farle leggere anche ai tuoi genitori.

Erano momenti spensierati, che ci hanno accompagnato per anni e che adesso sono stati sostituiti da mail, telefoni, app, pc, tutta roba definibile col termine “Tecnologia moderna”.

Oggi invece la “tecnologia” del passato ha segnato un punto a suo favore, facendoti pensare che forse, quando un mondo impazzito è costretto a ripensare se stesso, prendere spunto dal passato potrebbe essere la cosa giusta.

Intano la cosa giusta è dire “Grazie Charlie!” e dirlo forte perché da qui a Miami la strada è lunga.

Come ricevuta, per dimostrarti che questo tuo bellissimo  pensiero è arrivato a destinazione, pubblichiamo queste righe che tu, da assiduo lettore di Winesurf, sicuramente leggerai.

Grazie Charlie!

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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