Giugno 2008: le due facce del mese, gioie e dolori del clima!3 min read

L’estate è letteralmente esplosa lasciando di stucco quanti si aspettavano, dati i precedenti del mese di Maggio e parziale del mese Giugno, un suo “decorso” quanto meno più lento. Invece no: le temperature, proprio in coincidenza col solstizio, hanno fatto registrare aumenti repentini! Giugno non ha brillato certo per equilibrio, la virtù principe del mondo classico, perché dopo aver mostrato nella prima metà il suo volto più piovoso e primaverile (a volte autunnale), nella seconda parte ha giocato invece a fare luglio, palesando carte da piena estate.
I primi dieci-quindici giorni sono stati caratterizzati da forti piogge su buona parte del paese, con eccezione della Sicilia e di poche altre aree.
Gran parte dell’Italia è finita sotto l’acqua a causa di un periodo di piogge prolungato che ha dato origine al picco primaverile di cui si stava perdendo memoria. Su molte regioni, pertanto, pur con differenze nei valori numerici, lo scenario ha dato origine a precipitazioni complessive molto superiori alla norma e soprattutto ad un elevato numero di eventi piovosi. Diciamo che così è stato per il nord, meno per il centro, mentre il sud ha presentato un quadro molto diverso poiché non ci sono state precipitazioni. Si presenta quindi un’Italia divisa a metà con eccessi idrici al nord, equilibrio al centro e situazione di incipiente siccità al sud. Interessante notare come questa situazione sia diametralmente opposta a quella del 2007!!
I due volti di giugno si sono susseguiti senza un vero intervallo di transizione: così, da un giorno all’altro, buona parte dell’Italia è passata dalle piogge copiose e quasi quotidiane al sole accecante e al caldo soffocante. Gioie e dolori del clima.
Tornando all’analisi del mese: le precipitazioni hanno avuto anomalie in eccesso sfiorando al nord i 150/200% della norma! Ma anche diverse regioni del centro (in parte anche del centro-sud) hanno valori superiori al 150%. Uniche eccezioni le regioni meridionali estreme, in particolare la Sicilia, la Puglia e la Calabria.
A causa di ciò cambiano radicalmente le situazioni di natura fitosanitaria e colturale: quella che nel 2007 era un’eccezionale annata da peronospora al sud, quest’anno viene sostituita dall’oidio, mentre sui territori viticoli al nord i rischi sono legati alla presenza di peronospora; per di più le ripetute piogge all’epoca della fioritura sono state sicuramente un evento a sfavore per la molto delicata fase fenologica.
Infatti la fioritura è l’evento più atteso in primavera! Ogni anno avviene con  caratteristiche differenti e sono numerosi i fattori che possono recare danno: il clima, i parassiti e le condizioni meteorologiche in particolare, possono influire direttamente sulla fecondazione dei fiori. Così è stato!
 
Ma giunto il caldo ecco subito l’insofferenza e le preoccupazioni. Qualcuno ha addirittura tirato fuori lo scioglimento dei ghiacci polari. In realtà la fiammata anticiclonica altro non è se non una normale caratteristica dell’estate italica, contraddistinta da alterne ondate di calore inframmezzate da successivi abbassamenti della temperatura.
Cosa dobbiamo aspettarci allora?
Intanto non si tratta di una banalità, ma dobbiamo esser pronti a scenari climatici che propongono situazioni nuove, dinamiche e spesso di segno opposto.
Di sicuro ulteriore instabilità sull’Italia settentrionale e per il sud, un’ estate nella norma. Questo porterebbe ad un quadro positivo per le nostre amate uve.
E’ chiaro che la situazione andrà valutata meglio in seguito, per cui ne riparleremo.

Davide Ferrarese

Davide Ferrarese, agronomo e profondo conoscitore del Piemonte agricolo, per diversi anni nostro “metereologo ufficiale” ci ha lasciato in eredità tantissimi interessanti articoli.


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