Il gelo ha colpito anche a Carmignano1 min read

Il  21 di aprile mi scriveva il caro amico Vittorio Contini Bonaccossi, che con la famiglia conduce la meravigliosa tenuta di Capezzana a Carmignano.

Purtroppo la mail è andata in spam e solo ieri l’ho vista.

Mi sembra giusto proporla, non solo per l’importanza dei danni ma per quanto Vittorio ci scrive e per le “belle” foto a corredo.

Grazie Vittorio e auguri.

 

21 aprile.

Terza notte di gelo qui a Carmignano, campi brinati e temperatura che ha raggiunto i   -1,5° .

Nei primi due giorni  si sono registrati danni ad un impianto di Trebbiano che è andato completamente distrutto.

Danni anche, ma solo in alcune parti  della vigna subito sopra che è a Merlot.

Anche l’ unica piccola, stretta e lunga vigna a Prugnolo Gentile ha subito danni da gelo ma parziali.

Questa mattina alle quattro sono andato a leggere il termometro esterno che ho alla finestra e la temperatura era di due gradi quando ancora non c’era stata l’ inversione termica, che da noi avviene intorno alle sei/sei e mezzo.

Non sono riuscito più a dormire e allora sono andato a bruciare i sarmenti che avevo ai bordi delle vigne, ho fatto un bel fumo con la speranza di aver ottenuto un minimo di risultato.

Ho bruciato anche delle frasche di olivo e queste fanno davvero una splendida nuvola bianca.

Per la cronaca le vigne danneggiate sono tutte lambite dal torrente Furba e complessivamente i danni hanno riguardato un 15/20% del totale vitato.

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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