Franciacorta: prima giornata di assaggi (e risultati)1 min read

Prima giornata delle nostre degustazioni in Franciacorta. Qualcuno si chiederà “perché assaggiano adesso e non in estate?”

Perché grazie al Consorzio del Franciacorta, che si è dimostrato iperdisponibile, le bottiglie sono state raccolte a maggio e stoccate fino ad ora. Siamo così riusciti a far riposare i vini per almeno 6 mesi, evitando in buona parte il problema (presentatosi spesso a noi e credo anche a tutte le altre guide) di assaggiare vini, specie i non millesimati, molto ma molto chiusi, o ridotti, o comunque nelle condizioni in cui può trovarsi una bollicina degorgiata da 15-20 giorni.

La speranza era di poter trovare in condizioni migliori i vini e questo, almeno per oggi, è puntualmente accaduto. Abbiamo assaggiato, tra i non millesimati, i Pas Dosè, gli Extra Brut ed una buona fetta di Brut e non dico ci siamo trovati in un altro mondo ma sicuramente i nasi erano più fruibili, precisi, molto meno (anzi, quasi per niente) coperti da solforosa. In bocca erano tutti più armonici e “distesi” con equilibri e finezze non solo accennate.

Insomma: siamo contenti di questo “escamotto” e crediamo che porterà ad una valutazione molto più precisa e vicina al vero dei Franciacorta.

A proposito di valutazioni.…alcune anticipazioni:  buoni risultati tra i 13 Pas Dosè non millesimati, dove abbiamo trovato almeno 3-4 vini tra le 3 e le 4 stelle, mentre tra i 10 Extra Brut non millesimati le cose sono andate leggermente peggio.

Dei Brut non millesimati vi parleremo domani, quando li avremo assaggiati tutti. L’anticipazione che possiamo darvi e che sembra finalmente si sia dato un taglio deciso agli zuccheri senza per questo penalizzare le strutture o gli equilibri. Buon segno!

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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