Eccovi la “Carta delle annate” per il Barbaresco1 min read

Il grande Renato Ratti aveva, diversi anni fa, pubblicato una carta delle annate di Barolo, diventata nel tempo una pietra miliare per il territorio.

Dopo diversi anni ecco che, grazie ad una altro langarolo DOC, Giancarlo Montaldo, esce la carta delle annate del Barbaresco.

Giancarlo è un amico ed un bravissimo giornalista, spesso prestato a ruoli istituzionali (a fatto anche il Sindaco a Barbaresco)  e profondo conoscitore delle Langhe. La sua carta è di una semplicità e di una genialità disarmante: in un colpo d’occhio si hanno davanti 45 annate, dal 1966 al 2010. Di queste viene riportato il punteggio (in ventesimi), la possibilità di reperibilità attuale (con il simbolo della bottiglia che va da 1 a 5) e, cosa molto interessante, gli ettari vitati a Barbaresco di quell’annata con le relative bottiglie prodotte.

Lascio alla fine il vero colpo di genio: accanto al punteggio dell’annata Giancarlo mette una parola, una sola, che però riesce ad inquadrare perfettamente quella vendemmia.

Per esempio: accanto al 18.5 della vendemmia 1997 troverete la parola “Mediatica” ed in effetti quell’annata (non solo in Langa) e stata dalla stampa sopravvalutata e troppo pompata. Accanto alla vendemmia 2000 troverete la parola “Americana” per spiegare quanto quella vendemmia sia stata amata ed osannata oltreoceano.

Queste parole  sono un vero e proprio passepartout per inquadrare ogni annata, ma non voglio togliervi il piacere di scoprire gli altri 43 termini e quindi mi fermo qui, consigliandovi però di contattare Giancarlo Montaldo ( info@studiomontaldo.it) per  farvi inviare una copia di quest’opera di cui,veramente, si sentiva la mancanza.

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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