Era il 3 gennaio 2012 e Giulio Gambelli decise che era giunto il momento di andare a far vino in paradiso.
Oggi, a due anni dalla scomparsa, mi piace ricordarlo e pensare che ancora molti lo ricordano assieme a me. Non l’ho mai detto ma da dove è sepolto Giulio si vede un vigneto: niente di eccezionale ma forse dimostra che Gambelli è il vino sono legati per l’eternità.
Caro Giulio, in questi due anni sei stato celebrato in lungo e in largo ed è stato creato anche un premio a tuo nome , ma sono convinto che saresti il primo a fare spallucce e cercare di non dare tanta importanza a tutte queste celebrazioni.
Ma tu, volente o nolente, eri importante per me, per noi, per tutti quelli che amano il vino e le persone vere, sincere. Per questo rimarrai sempre nei nostri cuori. Non c’è bisogno di altre parole per te che sei sempre stato parco nel parlare, basta il ricordo, il pensiero.
A proposito di pensiero, mi viene in mente che purtroppo è arrivato di recente dalle tue parti una bravissima persona, Kyle Phillips: era uno a cui piacevano tanto i tuoi vini. Se lo vedi portalo un po’ ad assaggiare i vini che stai facendo adesso, lo farai felice.