la vita è fatta anche di soddisfazioni e, specie se non te le aspetti, ti soddisfano ancora di più. Questo è successo quando il 30 maggio siamo entrati nella sede del Consorzio Vino Orvieto per l’annuale degustazione della guida e ci siamo trovati di fronte al classico elenco numerato dei vini presenti, che però aveva due file in più: una dove erano riportati i pesi delle bottiglie e la seconda il tipo di tappo utilizzato.

Winesurf è nato nel 2006 (son quasi 20 anni!!) e da allora combatte perché i produttori capiscano l’importanza di usare bottiglie leggere, quindi meno inquinanti durante la produzione, nel trasporto e nel riciclo. Piano piano molti lo stanno facendo ma vedere un consorzio che autonomamente ti propone i pesi delle bottiglie e quindi avvalora nei fatti quanto stiamo dicendo da sempre ci ha fatto estremamente piacere.

Voglio ricordare qui per l’ennesima volta che ogni grammo di vetro prodotto immette un grammo di CO2 nell’aria, per non parlare del maggior consumo di combustili per trasportare, stoccare, rispedire e riciclare dosi inutili di vetro utili solo a produttori che pensnoa più a vendere vetro che vino. Bottiglia grossa e pesante non vuol dire assolutamente vino migliore anzi, spesso è vero proprio il contrario perché ci sono migliaia di produttori che usano queste mezzucci di marketing per vendere vini non certo di alto profilo.
Il Consorzio Vino Orvieto con questo piccolo ma importante gesto fa capire che anche gli enti consortili possono, in modi diversi, essere fondamentali per questa presa di coscienza che, appunto con il piccolo gesto di scegliere una bottiglia leggera, può fare tanto bene al pianeta.

Sul discorso dei tappi, che stiamo affrontando da pochi anni, crediamo si debba mettere la stessa attenzione perché ci stiamo sempre più rendendo conto di quanto la scelta di un tappo da parte di un produttore non sia legato a fattori analitici e misurabili (almeno in parte), ma al momento, alla bravura del venditore, all’idiosincrasia per un tipo di tappatura, all’amico che gli consiglia di usare quelli che usa lui. In altre parole uno dei fattori basilari per la conservazione del vino viene ancora trattato senza dovuti approfondimenti e spesso porta a ritrovarsi con vini che non si esprimono al loro meglio, sia da giovani che in invecchiamento. Nello specifico sapere in degustazione che tipo di tappo c’è in una bottiglia può servire a capire, per esempio, se una riduzione o un’ossidazione, possano essere figlie di un “difficile matrimonio” tra tappo e vino e non un problema del vino stesso.
Quindi le due file di dati aggiunte dal Consorzio Vino Orvieto (grazie Enrico!) sono fondamentali per Winesurf, per i produttori, ma soprattutto per il nostro pianeta e speriamo possano essere l’input da seguire da molti altri consorzi, sia durante le degustazione delle varie guide o giornali che con i produttori stessi.
Per quanto riguarda la degustazione tra qualche giorno pubblicheremo i risultati e i commenti, ma intanto volevamo ringraziare il Consorzio Vino Orvieto per un gesto che dovrebbe essere condiviso da tutti i consorzi di tutela.
Grazie Orvieto!