Concorso Winesurf: “La più bella storia da Vinitaly”2 min read

Archiviata da almeno 3 mesi (cioè da quando mi sono rotto una gamba) la partecipazione al Vinitaly 2014, non mi resta altro che tornare su un tema a me caro e cioè sul perché andare o non andare a Vinitaly. Chi mi legge sa della mia idiosincrasia per questa fiera, dovuta più che altro ad un vero e proprio rigetto dopo averla frequentata assiduamente per non meno di 20 anni.

 

Posso capire anche chi ritiene questa posizione un po’ snob e proprio per dare la possibilità alla fiera di “redimersi”, lanciai lo scorso anno un concorso che premiò il miglior motivo per andare o non andare a Vinitaly.

 

Quest’anno per non ripetersi mi è venuto in mente di lanciare un concorso diverso e forse molto più interessante e divertente.  Riguarderà le storie accadute durante Vinitaly e parafrasando il Calvino del Se una notte d’Inverno un viaggiatore,  chiamerò il concorso “Se un giorno di primavera un vinitalytore”.

 

In altre parole dovrete raccontarci in poche righe (non metto un limite ma, mi raccomando…concisi, anche perché in fiera siamo sempre di fretta) una cosa particolare accadutavi al Vinitaly.

 

Potrete scrivere di tutto: l’incontro che vi ha cambiato la vita, una cosa bella o brutta che avete visto o vissuto, una grande soddisfazione, una delusione, una paura, una gioia, un momento strano, unico e irripetibile accaduto durante questo o i Vinitaly passati.

La giuria sarà composta dal sottoscritto,  che essendo bloccato a casa avrà tutto il tempo per leggere e valutare.

 

Cosa si vince? Sei bottiglie di ottimi vini che dovranno essere ritirate obbligatoriamente (con tanto di cerimonia ufficiale)  il 3 maggio durante la Grande festa di Winesurf a Villa Castiglione. Per questo al premio aggiungo (mi voglio rovinare!) un biglietto di ingresso per la nostra manifestazione. Se i racconti (a insindacabile giudizio della monogiuria) belli e interessanti saranno più di uno, potranno esserci più premiati e più premi.

 

Quindi a partire da oggi giovedì 3 aprile, fino alla mezzanotte di  giovedì prossimo 10 aprile tutte le storie che arriveranno come commento a questo articolo parteciperanno al concorso. La proclamazione avverrà il giovedì successivo ( 17 aprile) e la premiazione, come detto, durante la Grande Festa di Winesurf del 3 maggio.

A questo punto la parola spetta a voi, fatemi trascorrere dei bei giorni lontano da Verona leggendo quello che vi è successo in fiera.

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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0 responses to “Concorso Winesurf: “La più bella storia da Vinitaly”2 min read

  1. Non c’è limite alla tua fantasia…..guarisci presto che non ti stiamo dietro….un abbraccio

  2. Era l’anno 1993,io neofita ….o poco più su tannini,alcolicità ,retrogusti,profumi e altro ancora….vado comunque al Vinitali in compagnia di moglie e suocero friulano (!!!),ma di origini veneziane.
    Erano gli anni che un po’ tutti noi,pionieri dell’Arcigola dovevamo andare,almeno una volta,al Vinitali come per gli amici mussulmani alla Mecca e/o gli amici credenti cattolici a San Pietro.
    Lo spirito della missione non era certo quello della “ricerca enologica” e delle sue ultime novità  in fatto di zone di produzione,uvaggi,tecniche di conduzione delle vigne,rapporti qualità -prezzo,annate…..,ma quello più meschino e terra,terra di bere bene,più che degustare e comunque per poter dire agli amici rimasti a casa….IO CI SONO STATO…e muovere la loro naturale invidia.
    A dare più forza ancora all’infimo spirito della nostra missione a Verona era proprio la presenza di mio suocero che a sua volta aveva portato con sè un altro friulano,suo carissimo amico di “frasca” con un serio e riconosciuto curricolo di indiscusso esperto di vini e vitigni nordorientali del nostro bel paese.
    Ebbene,immaginate questa allegra brigata che gira tra gli stands del Vinitali e la gimcana conclusiva con cui fu portata a termine il nostro pellegrinaggio alla mecca-santuario del vino (…io e mia moglie ci facemmo carico di reggere sottobraccio i nostri grandi esperti friulani fino alla loro ricollocazione nei sedili posteriori della vettura).
    Una volta arrivati,con qualche riconosciuta difficoltà , a destinazione e comunque con i nostri esperti friulani sempre in piena forma nel ragionare sull’esperienza vissuta a Verona,anche perchè fortificati dal loro quotidiano allenamento tra frasche e locande,la sintesi di quanto da loro vissuto fu la seguente (sintetica traduzione in italiano):”….ma si potrà  mai veder buttare via tanto ben di Dio dopo averci solo sciacquato la bocca con la scusa che loro se ne intendono e che se ,alla fine, ad un vino non gli trovano un difetto….non sono contenti!Davvero una roba da matti….!!”.
    Caro Carlo ,ora a te,un caloroso abbraccio.Beppe Martini.

  3. Vinitaly 2014, martedଠmattina, padiglione Trentino. Tipo sbronzo all’amico: “Te l’avevo detto! Il Vinitaly è talmente importante che ci espone pure la Ferrari!”

  4. La mattina del primo giorno di fiera ho rivisto per caso, dopo 35 anni, una mia compagna di scuola. Era accanto ad un noto e nobile produttore. In 2 minuti e 30 secondi ci siamo raccontate le nostre rispettive tre decadi e mezzo trascorse. Ora lei è la compagna del noto e nobile produttore di cui sopra. I restanti giorni della fiera saranno raccontati altrove, ma la felicità  di quella coppia mi è rimasta nel cuore tutto il tempo.

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