Il Clos de Vougeot è uno dei 22 grand cru rossi della Côte-de-Nuits.
Le sue origini affondano letteralmente nella storia: furono i monaci dell’Abbazia di Cîteaux a unificare quel terroir in un’unica proprietà, e a destinarlo esclusivamente alla coltivazione della vite, partendo da alcune parcelle ricevute in donazione già nel 1110.
La loro paziente opera di appropriazione richiese quasi due secoli e mezzo per essere completata: intorno al 1160-1170 il Clos , circondato da due chilometri e mezzo di mura, fu dotato di un cellier con annesso dormitorio per i conversi, i lavoranti laici reclutati per coltivare la terra, e una imponente cuverie, nella quale ancora oggi è possibile ammirare quattro giganteschi torchi, due dei quali risalenti alla fine del ‘400.
Per secoli di proprietà esclusiva dei monaci di Cîteaux, il Clos fu confiscato dallo Stato all’epoca della Rivoluzione, venduto all’asta e successivamente smembrato. Oggi i suoi 50.95 ettari sono infatti divisi tra più di 80 exploitants. La parte più importante per estensione (5.48 ettari) è quella in possesso dello Château de la Tour, di proprietà della famiglia Labet, seguita da quella del Domaine Méo-Camuzet, che ne possiede 3 ettari, mentre la restante parte è notevolmente frammentata.
Un terroir così esteso (per il disciplinare consiste di un solo climat) è inevitabilmente molto disomogeneo e i vini che se ne traggono di qualità disuguale.
Il Clos è solo apparentemente una superficie piatta: in realtà le sue vigne si distribuiscono su una superficie inclinata degradante da 260 a 240 metri, su suoli dalla natura molto differente, per composizione, profondità e drenaggio.
Le parti migliori del Clos sono la sua sezione più alta, che lo collega a nord con Musigny e a sud con Flagey-Echezeaux, dominata dal calcare di Comblanchien, molto pietrosa, con poca argilla e perfettamente drenata, e quella centrale: i suoi sono suoli bruni calcarei con una profondità media di 45 cm., più ricchi di argilla (60%), ma anch’essi molto pietrosi e ottimamente drenati. La sezione più bassa, confinante con la route nationale per Dijon, è costituita da strati più profondi, di detriti misti di origine oligocenica, derivanti dall’erosione, con quote maggiori di argilla; le sue vigne, più esposte alle annate umide per l’insufficiente drenaggio,danno vini potenzialmente meno pregiati, più potenti che fini.
La porzione posseduta dallo Château de la Tour si trova nella parte mediana del Clos, corrispondente ai lieux-dits Marei Bas, Dix Journaux e Mantiottes Basses, in una delle parti più vocate del Clos. Di più questo Domaine è il solo ad avere il privilegio di vinificare ed elevare i suoi vini all’interno del Clos de Vougeot.
Esso ha cominciato a imbottigliare il suo vino negli anni ’30, e, dopo una fase di appannamento, negli anni ’80, da quando ne ha preso il timone François Labet nel 1986 la qualità dei suoi vini non ha mai cessato di progredire, fino a recuperare tutto il suo splendore.
Allo Château de la Tour si producono solo due vini, entrambi nell’ambito dell’AOC Clos de Vougeot grand cru: il Clos de Vougeot classique e il Clos de Vougeot Vieilles Vignes, quest’ultimo dalle uve di una vigna che ha ormai più di un secolo (furono piantate nel 1910), situata nel Marei Bas. Nel 2010 furono prodotte 600 bottiglie di una eccezionale selezione in omaggio di Jean Morin, il nonno di Labet.
Le uve, raccolte a mano in cesti di vimini, sono puntigliosamente selezionate in modo da utilizzare solo quelle perfettamente sane e integre. Esse sono vinificate senza essere diraspate e il vino viene fatto maturare lungamente in fusti di legno nuovo in una misura superiore al 75%.
Il Clos de Vougeot Vieilles Vignes è un vino perfettamente adeguato al suo mito. Quello dell’annata 2008, ancora giovanissimo, ha colore granata, un aroma complesso di frutti di bosco, specialmente ribes rosso, con note caratteristiche di terra e selvaggina.
Di grande volume e concentrazione, ha grande intensità, tannini ben integrati, incredibile profondità e lunghezza. Un vino che ha ancora moltissimi anni davanti a sé, nei quali potrà distendere, migliorando, tutta la sua notevole materia.
Se possibile, aspettatelo ancora un po’.
Il Clos de Vougeot grand cru e il Clos de Vougeot Vieilles Vignes dello Château de la Tour sono importati dalla Heres, Terranuova Bracciolini (Arezzo). Il costo dell’annata 2013, per i rivenditori, è rispettivamente di 121 e 191 euro.