Chateau Haut-Bailly 2014: i Bordeaux si riconoscono sempre!1 min read

Acquista En Primeur e paghi meno, regola aurea per chi vuole avvicinarsi ai vini di Bordeaux e l’anagrafe gli consente di attendere qualche annetto prima di aprirli.

Come ogni volta, stappando un Bordeaux rimango stupefatto dalla loro capacità di farsi riconoscere.

Chateau Haut-Bally 2014 (un neonato) appartiene ai Cru Classé de Graves, più precisamente alla Aoc Pessac-Leognan, la medesima del prestigioso Haut-Brion.

E’ una piccola proprietà estesa su 30 ettari la cui produzione si attesta sulle 100.000 bottiglie.

Haut-Bally nasce sui suoli tipici delle Graves, composti da ghiaia, sabbia e argille.

E’ un rosso dal frutto carnoso e dai tannini morbidi, voluttuoso e sensuale. Oltre che accompagnare un Arrosto di Agnello, si presta bene per aiutare a superare il castigo dell’isolamento sociale. Cabernet Sauvignon al 66% e il rimanente Merlot.

Nel 2015 lo pagai 51 euro, oggi lo trovate sugli 80 euro (Millesima e Drinks & Co.)

Giovanni Solaroli

Ho iniziato ad interessarmi di vino 4 eoni fa, più per spirito di ribellione che per autentico interesse. A quei tempi, come in tutte le famiglie proletarie, anche nella nostra tavola non mancava mai il bottiglione di vino. Con il medesimo contenuto, poi ci si condiva anche l’onnipresente insalata. Ho dunque vissuto la stagione dello “spunto acetico” che in casa si spacciava per robustezza di carattere. Un ventennio fa decisi di dotarmi di una base più solida su cui appoggiare le future conoscenze, e iniziai il percorso AIS alla cui ultima tappa, quella di relatore, sono arrivato recentemente. Qualche annetto addietro ho incontrato il gruppo di Winesurf, oggi amici irrinunciabili. Ma ho anche dei “tituli”: giornalista, componente delle commissioni per la doc e docg, referente per la Guida VITAE, molto utili per i biglietti da visita. Beh, più o meno ho detto tutto e se ho dimenticato qualcosa è certamente l’effetto del vino.


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