La crema che fa resuscitare gli accaldati

La foto che vedete qui sopra è praticamente una confessione, anzi la prova del reato di resa ai languori feriali.
Avete presenti certe notti insonni per il caldo, quando a causa del nervoso e del gironzolare per casa vi viene una sorta di fame isterica o una voglia ingiustificata di qualcosa? Ecco, in questi casi di norma uno apre il proverbiale frigorifero e si scatena.





Quattro anni con Elena Fucci: Titolo 2015-2012

Generoso, Salvatore, Elena: andata e ritorno dei Fucci da Titolo, la bella proprietà di Barile estesa a ventaglio sulla strada a scorrimento veloce che da Melfi porta a Potenza pavoneggiandosi tra il Vulture e i castelli costruiti da Federico II. Il nonno compra la vigna negli anni ’70, aglianico naturalmente. Salvatore nel 2000 decide di … Continua a leggere





Trattoria Zamboni: tanta sostanza e bravura dal 1969

Siamo a Lapio, ma non quello in Irpinia; mi dicono che davanti al locale di Lapio non in Irpinia c’è un lago ma io non sono riuscito a vederlo- Inoltre il locale di Lapio non in Irpinia, pur avendo un insegna esterna da trattoria domenical-casereccia (tipo tre antipasti, tre primi tre secondi con contorno) non lo è (nel senso che è molto, molto di più).



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Barolo Bussia “90 dì” Riserva 2010, Giacomo Fenocchio

Se c’è un’azienda in Langa che ho sempre piacere di tornare a visitare, è quella di Claudio Fenocchio, uno dei produttori che è riuscito a coniugare al meglio tradizione e lavoro di ricerca e sperimentazione per ottenere vini di grande spessore e personalità.
I suoi Barolo sono classici nell’anima, eccellente espressione di un linguaggio antico, di una visione che cerca di esaltare tutto il carattere del nebbiolo senza mai scendere a patti con soluzioni “alternative” per renderli più immediati e di facile approccio.





Claudio Mariotto: io e il mio timorasso

Mi ricordo perfettamente, a metà anni ’90 quando iniziai ad appassionarmi di enogastronomia, che il riferimento ai Colli Tortonesi era scandito dalle “Tre M” ovvero Massa, Mariotto e Montebore. Per il timorasso, dopo decenni di oblio dove ha rischiato di scomparire a scapito del più produttivo cortese, quel periodo coincise con la sua definitiva riscoperta e consacrazione





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