Ho scritto più volte che nei nostri assaggi troviamo sempre più bottiglie pesanti (per esempio a Montalcino, durante Anteprima Brunello OFF) e spesso ci prende un certo scoramento e ci sentiamo come dei piccoli Don Chischiotte contro delle gigantesche “bottiglie a vento”. Ma ogni tanto ci arrivano segnali incoraggianti e addirittura quelle che potremmo chiamare dimostrazioni che la nostra battaglia serve a qualcosa.
Gli ultimi due articoli che abbiamo pubblicato sul tema hanno creato un certo movimento e tra i molti commenti trovati sui social ne voglio citare uno, che mi ha fatto veramente un grande piacere.
E’ di Nicola Jasci, titolare dell’azienda abruzzese Jasci e Marchesani che ha scritto:
“Da 5 anni nella mia cantina l’80% della produzione è imbottigliata in contenitori di 400gr. ed è stato un grande successo oltre che un grande aiuto per l’ecosistema, e questo tutto grazie ad un articolo di Carlo Macchi di qualche anno fa che parlava proprio di questo argomento”
Sono frasi come queste che danno un senso al lavoro e agli sforzi di tutta la redazione e ci riempiono di soddisfazione, sperando che qualcun altro possa seguire l’esempio positivo di Nicola.
In effetti qualcuno l’ha seguito e sembra addirittura abbia fatto di più. Pochi giorni fa ho ricevuto una mail da Cascina Fiammetta, una cantina romagnola, che diceva:
“Le scrivo per ringraziarla per il prezioso spunto e consiglio riguardante l’utilizzo consapevole delle bottiglie leggere.Sinceramente, pur utilizzando bottiglie (spumante escluso) sotto il limite da Lei evidenziato in diversi editoriali, non ne avevamo considerato così attentamente e scrupolosamente la reale importanza. Prendendo spunto prorprio dal suo articolo del 9 ottobre 2019, ricondiviso sulla nostra pagina FB ci siamo subito attivati per indicare sulle nostre etichette l’utilizzo di bottiglie leggere, copiando il suo imput : “Utilizzo vetro leggero e salvo me, voi e il pianeta!”
Pubblico anche la foto della bottiglia perché non riuscivo a credere ai mei occhi.
Che dire… siamo contenti che i nostri appelli abbiano sortito dei risultati tangibili ma speriamo soprattutto che l’esempio di queste due cantine venga seguito da molte, molte altre.