Boekenhoutskloof Semillon 2019, Franschhoek Wine of Origin, Sudafrica1 min read

L’azienda dal nome per noi impronunciabile, che ricordo per dei Syrah di grande personalità, offre da tempo anche questo Semillon, risultato di tre vieilles vignes (la più giovane del 1942, la più vecchia del 1902, con giaciture molto diverse e diversi biotipi).

Lieviti autoctoni, legno francese, anfore di cemento nonchè di argilla e un’iniezione omeopatica di Moscato d’Alessandria lasciano presagire un vino da ascoltare con attenzione.

Grande stoffa tra una morbidezza appena accennata e una freschezza acida che la affianca gentilmente, la sorpassa e va a chiudere con un elegante allungo, sapido e aromatico (agrumi canditi, mentolato, miele e fiori come sotto il naso; anche liquirizia nel lascito finale).

Il giallo è chiaro, con riflessi platino.

Alessandro Bosticco

Sono decenni che sbevazza impersonando il ruolo del sommelier, della guida enogastronomica, del giornalista e più recentemente del docente di degustazione. Quest’ultimo mestiere gli ha permesso di allargare il gioco agli alimenti e bevande più disparati: ne approfitta per assaggiare di tutto con ingordigia di fronte ad allievi perplessi, e intanto viene chiamato “professore” in ambienti universitari senza avere nemmeno una laurea. Millantando una particolare conoscenza degli extravergini è consulente della Nasa alla ricerca della formula ideale per l’emulsione vino-olio in assenza di gravità.


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