Assaggi IGP: Barolo, Monforte, Castiglion Falletto2 min read

Terza giornata di assaggi per il gruppo dei Giovani Promettenti alla Wellcom di Alba. Nonostante le fatiche mattutine (assaggi) e pomeridiane (visite a cantine, degustazioni, cene) prima delle nove tutti  seduti di fronte ai canonici 5 bicchieri da degustazione.

Di scena tre comuni importantissimi: Barolo, Monforte e Castiglion Falletto.

Del primo, che da il nome alla denominazione, ci è piaciuta soprattutto l’eleganza, la rotondità dei tannini e la prontezza di alcuni vini, anche se l’alcol, vero e proprio marker dell’annata 2007, spesso “batteva in testa”.

Castiglion Falletto è stato il comune sicuramente uscito meglio, grazie ad un eleganza che non disprezza la potenza e ad una giusta freschezza che quasi sempre è di grande aiuto a renderli molto bevibili sin da subito.

Su Monforte invece abbiamo avuto delle perplessità che speriamo possano “diluirsi” negli anni. Adesso i 2007 ci sono sembrati molto d’impatto e poco di futura sostanza: come accennato siamo certi che le cose, con gli anni, cambieranno.

 

Eccovi comunque i 12 vini che sono piaciuti a tutti gli IGP. Come già detto ognuno di noi pubblicherà  alla fine dei risultati diversi ma questi sono vini che sono piaciuti (molto o abbastanza) a tutti, tanto che bastava “il veto” di uno degli assaggiatori ed il vino non entrava in questo gruppo, che vede tutti i vini ex aequo. Si tratta di 12 vini su 66 degustati.

 

Brezza Barolo DOCG Sarmassa
Brezza Barolo DOCG Cannubi
Ceretto Barolo DOCG Zonchera
Marchesi di Barolo Barolo DOCG Coste di Rose
Marchesi di Barolo Barolo DOCG Cannubi
Virna di Borgogno Barolo DOCG Preda Sarmassa
Bolmida Silvano Barolo DOCG Bussia
Parusso Armando Barolo DOCG Mariondino
Fontana Livia Barolo DOCG
Fontana Livia Barolo DOCG Villero
Sordo Giovanni Barolo DOCG Rocche di Castiglione
Sordo Giovanni Barolo DOCG Parussi

 

 

Hanno degustato: Luciano Pignataro, Stefano Tesi, Kyle Phillips, Pasquale Porcelli, Carlo Macchi. Assente giustificato per influenza tremens, Roberto Giuliani

 

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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