Anteprime toscane 2011: sommessa richiesta agli organizzatori2 min read

Cari organizzatori delle anteprime del Chianti Classico, del Vino Nobile di Montepulciano e del Brunello di Montalcino, vi ringraziamo per averci invitati a partecipare, dal 15 al 19 febbraio, alle degustazioni delle nuove annate dei vostri vini. E’ sempre un piacere partecipare. Per alcuni di noi che già ci risiedono e per la maggior parte che viene da ogni parte del mondo. Ci attendono faticose giornate di degustazione, a cui vorremmo dedicare tutto l’ impegno e la professionalità possibili. I campioni da degustare sono però tantissimi e il tempo disponibile è molto meno rispetto al passato.

A Firenze infatti, nella seconda giornata del Chianti Classico, non si potranno più assaggiare tutti i vini come nella prima, seduti e con il servizio dei sommelier, ma dovremo girare fra i tavoli dei produttori. A Montalcino ci viene chiesto invece di sacrificare una parte del tempo per seguire un’iniziativa interessante, prevista nello stesso momento in cui ci dovremmo trovare a degustare: la mattina di venerdì 18 è in programma dalle 10 alle 13 il talk show “150 anni d’Italia, 150 anni di Brunello”, al quale parteciperanno “molti protagonisti della produzione del vino in Italia e a Montalcino”. Obbligatorio quindi scegliere tra gli assaggi (motivo principale della nostra presenza a Montalcino) e l’approfondimento. Lo stesso dilemma si ripropone sabato 19, quando alle 11 (mentre noi saremo in degustazione dalle 9.30) al Teatro degli Astrusi si farà “un’approfondita disamina dell’annata 2010”.

Che fare, dunque? Difficile pensare che, già stampati i programmi, si possa cambiare qualcosa in corsa, come spostare il talk show di Montalcino al pomeriggio alle 15 o, a Firenze, o consentirci di degustare seduti ai tavoli durante la seconda giornata della Chianti Classico Collection. Noi firmatari di questo appello, senza alcun intento polemico, vogliamo però sperare che riuscirete comunque a fare qualcosa.

 

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


ARGOMENTI PRINCIPALI



LEGGI ANCHE