Anteprima Vini della Costa…bene, ma i produttori dov’erano?3 min read

A Lucca, nella cornice del Real Collegio si è tenuta l’edizione 2010 dell’Anteprima Vini della Costa Toscana, realizzata in primis dall’Associazione Grandi Cru della Costa Toscana. Questa raccoglie una serie di cantine di buono e ottimo livello situate nelle province di Massa Carrara, Lucca, Livorno, Pisa e Grosseto.

Questa edizione avrebbe dovuto segnare lo spartiacque tra passato e futuro della manifestazione. Lodevole, nel tentativo di uscire dall’ambito strettamente giornalistico che aveva ormai caratterizzato le ultime edizioni, lo sforzo di apertura verso il pubblico degli appassionati e degli operatori, anche attraverso  una serie di incontri, laboratori di degustazione, talk show e percorsi enogastronomici.

Interessante come sempre la possibilità di assaggiare i vini che stanno per entrare in commercio (o lo sono già) a fianco dell’assaggio degli stessi ancora “en primeur” ovvero dalla botte, prima ancora che vengano imbottigliati. Per quanto mi riguarda ho evitato accuratamente di assaggiare i secondi in quanto solo puro esercizio degustativo senza molto significato pratico, vista la grande differenza che ci può essere tra lo stesso vino prima e dopo l’imbottigliamento.

L’idea però è che questa nuova formula vada un po’ perfezionata e più che spartiacque la manifestazione sembra un po’ in mezzo al guado. E questo non per colpa dell’organizzazione ma della scarsa sensibilità non solo commerciale di molti produttori che hanno latitato, lasciando i loro vini nelle mani  (pur esperte) dei sommellier, che li servivano al pubblico in lunghe tavolate. Auspicabile per il futuro che i tavoli dei pochi produttori presenti aumentino fino alla globalità degli stessi, diventando dunque il vero motore trainante della manifestazione.

La degustazione

Di solito mi siedo ad una degustazione mentalmente libero da ogni preconcetto e ogni schema, questa volta ho voluto fare il contrario pensando un modello che avrei voluto trovare in quella degustazione. Dunque vista la zona geografica, il clima e i vitigni usati in prevalenza (Cabernet Sauvignon e Franc, Merlot, Syrah e Sangiovese) il mio genere di vino ideale sarebbe stato: “piacevole frutta rossa al naso e palato potente ma elegante, con legno in sottofondo ma mai prevalente”.
Per quanto riguarda il naso molti dei circa 80 campioni vini erano corrispondenti alla ricerca, i problemi ci sono stati al palato in quanto troppi vini hanno dato un’immagine un po’ troppo debole e diluita. Non vorrei che in nome del tanto attuale concetto di “bevibilità” alcuni vini siano stati volutamente depotenziati sacrificando così molto della loro bellezza.
La “ricerca” ha comunque portato a risultati interessanti che di seguito elenco, ordinati per provincia:

Grosseto

Moris Farms – IGT Maremma Toscana Avvoltore 2007 (75% Sang. – 20% Cab. S. – 5% Syrah)
Leonardo Salustri – Montecucco Sangiovese Grotte Rosse 2007 (Sang. 100%)

 

 

Livorno

Giorgio Meletti Cavallari – Bolgheri Superiore Impronte 2007 (70% Cab. S. – 30% Cab F.)
Castello di Bolgheri – Bolgheri Superiore Castello di Bolgheri 2006 (60% Cab. S. – 20% Merlot – 20% Cab F.)
Campo alla Sughera – Bolgheri Superiore Arnione 2006 (50% Cab. S. – 20% Merlot – 20% Cab F. – 10% Petit Verdot)
Poggiorosso – IGT Val di Cornia Velthune 2006 (100% Cab. S.)

 

 

Lucca

Terre del Sillabo – Colline Lucchesi Sauvignon Gana 2007 (100% Sauvignon)
Tenuta Maria Teresa – Colline Lucchesi Merlot Maria Teresa 2006 (100% Merlot)
Tenuta del Buonamico – IGT Toscana Il Fortino 2007 (100% Syrah)

 

 

Pisa


Podere La Regola – Montescudaio La Regola 2006 (5% Petit V. – 10% Merlot – 85% Cab F.)
Cosimo Maria Masini – IGT Toscana Nicolò 2007 (80% Cab. S. – 20% Cab F.)

 

 

Gianpaolo Giacomelli

È nato a Lerici, vive a Castelnuovo Magra ed è quindi uomo di confine tra Toscana e Liguria. Al momento della “scelta” ha deciso di seguire la passione per le cose buone invece del comodo lavoro dietro una scrivania. Così la “scelta” lo ha portato a Londra a frequentare i corsi per Master of Wine, finendo tempo e soldi prima di arrivare agli esami. A suo tempo ha aperto un winebar, poi un’enoteca e alla fine ha un’associazione culturale, un wineclub, dove, nella figura di wine educator, propone serate di degustazione e corsi. Fa scorribande enoiche assaggiando tutto quello che può, sempre alla ricerca di nuovi vini. Ha collaborato con varie testate del settore, contribuito alla nascita delle guide vini Espresso e Vini Buoni d’Italia prima di dedicarsi anima e corpo a Winesurf.


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0 responses to “Anteprima Vini della Costa…bene, ma i produttori dov’erano?3 min read

  1. Direi più che latitare i produttori latitavano i consumatori e gli appassionati.

  2. Piano, piano con i commenti, 1800 presenze per la prima volta che si apre al pubblico, quasi in sordina mi sembra già  lodevole.
    e molti produttori visto che erano i primi (e unici) due giorni di tempo buono nella settimana erano a trattare (me compreso). perchè casomai non lo sapeste il vino e si fa co l’UVA!!
    ciao
    S.

  3. Condivido appieno le considerazioni ben espresse nell’articolo. A mio giudizio per i vini di questa zona continuano ad essere abbastanza omogenei, ben fatti, puliti, struttura, discreto frutto, legno in alcuni casi non ancora (o mai…) amalgamato e digerito, ma soprattutto poco espressivi del territorio, Colline di Lucca a parte.

  4. Ciao Saverio, comprendo la tua difesa “d’ufficio” della categoria, e tu giustamente stavi facendo i trattamenti, ma…tu sei l’enologo della cantina e stavi giustamente facendo il tuo lavoro, mentre chi gestisce Tenuta Valgiano era giustamente e diligentemente presente all’evento, sicuramente molti produttori sono anche enologi ma, molti altri che non ho visto, in vigna, sono certo, non ci vanno molto spesso. Tanti cari saluti. G.

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