Anteprima San Gimignano 2013: una buona scusa2 min read

Se oramai è quasi impossibile partecipare a un’anteprima che presenti  realmente i nuovi vini in uscita (parlo di imbottigliato), a San Gimignano, terra dell’unico bianco DOCG toscano, non ci si poteva certo aspettare qualcosa di diverso da una lunga serie di campioni da botte.

L’assenza dell’imbottigliato finale quasi quasi è stato un bene, perché altrimenti le dosi di solforosa in bianchi appena messi in bottiglia avrebbero potuto causare diversi mal di testa.

Del  resto l’anteprima è solo la buona scusa per portare giornalisti ed operatori sul territorio e la buona scusa delle scuse è l’assaggio che ogni anno si svolge nella meravigliosa Sala Dante e vede alcune Vernacce confrontarsi con bianchi esteri.

Quest’anno il competitor era la Ribolla gialla del Collio Sloveno , la Brda. Stiamo parlando di Ribolla Gialla di annate recenti a assolutamente non macerata, per riuscire a creare un confronto alla pari con la Vernaccia.

Il confronto è stato, come ogni anno interessante e voglio di ringraziare i miei amici Giancarlo Gariglio e Fabio Giavedoni di Slow Food per avere proposto questo confronto.

Per la prima volta forse il confronto è stato alla pari anche nella tipologia e nei prezzi dei vini, mentre in passato si confrontavano alle Vernacce vini che costavano anche 10 volte tanto. Questa volta invece possiamo definire il confronto come “la disfida del rapporto qualità/prezzo” visto che tutti i vini degustati hanno prezzi mai superiori ai 9-10 euro in enoteca.

Ogni anno durante quest’assaggio la mia idea di Vernaccia di San Gimignano ne esce rinforzata ed anche questa volta ho constatato quanto il vetro e almeno 12 mesi di bottiglia possano fare miracoli per questo bianco che non viene considerato da invecchiamento.

Magari non lo sarà sempre ma certo che, pur parlando di vini base, la bottiglia gli permette di sviluppare aromaticità non potenti ma fini e di divenire più equilibrata. Insomma, quando bevete una Vernaccia di San Gimignano, anche se si tratta del vino base,  non ordinate l’ultima annata in commercio!

Ma  adesso magari volete sapere come sono le vernacce del 2012….aspettate almeno fino e luglio e ve lo diremo!

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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