Tutta la pagina di copertina annuncia “The List”, l’elenco dei ristoranti nei quali si beve meglio negli USA e nel resto del mondo, i 3.595 vincitori degli Awards di WS nei 50 stati americani e in oltre 70 paesi. Un piccolo spazio in fondo è riservato ai bianchi portoghesi, al Brunello di Montalcino e al sidro americano.
Si comincia con l’editoriale di Marvin Shanken sulla credibilità dei rivenditori, poi il feedback dei lettori e la sezione GrapeWine, che comprende le news, gli eventi, i viaggi (questa volta i parchi nazionali), i formaggi (il Comté e i vini del Jura), gli spirits ( i punch), gli accordi perfetti (foie gras e muscat americano), le grandi cantine private (Craig Weiss, a Memphis),il wine focus del mese (Brunello 2011), le pagine degli editorialisti (Laube:sulle cantine e come affrontare l’accumulo di bottiglie; Kramer: il peso della reverenza nel bere vino).
Eccoci dunque agli articoli di questo numero. Il primo servizio è per i “sorprendenti” bianchi del Portogallo. Kim Marcus introduce il lettore alle diverse varietà di uva a bacca bianca portoghesi e ai suoi vini “raccomandati” (bianchi e rossi), tra i quali primeggia il Douro.
A seguire Aaron Romano parla del sidro americano e come berlo a tavola. La parte centrale (abbondante) del numero è tutta dedicata alla Guida ai locali del vino. Una serie di articoli presenta dapprima alcuni locali che si sono particolarmente distinti (da Blue Hill a The Restaurant, nella Napa), poi seguono i 231 ristoranti premiati , nei 50 stati americani, raggruppati per stato, in ordine alfabetico, e poi nel resto del mondo.
C’è anche l’Italia, con 5 ristoranti che hanno ricevuto il massimo riconoscimento (il Grand Award). Non c’è grande rinnovamento: si confermano infatti l’Enoteca Pinchiorri, la Bottega del Vino a Verona, La Ciau del Tornavento,La Pergola di Roma e il Poeta contadino ad Alberobello.
E siamo infine alla Buying Guide. Nella scelta dei vini di maggior prestigio c’è un vino italiano, il Sassicaia 2013, e un altro (il Grechetto Grecante di Caprai) tra gli Smart Buys. E’ tutto.