Finalmente è arrivato chi ci fa bere qualche buon libro2 min read

La conoscenza del vino, la sua piena comprensione, il saperlo apprezzare e contestualizzare al massimo livello, passano anche da una bella dose di studio e di letture.

Il panorama editoriale italiano è molto spesso rivolto a un pubblico neofita, dove pullulano volumi più o meno riusciti di avvicinamento al vino e alla tecnica di degustazione.

I volumi di approfondimento, quelli dedicati a chi già mastica un pochino di cose vinose, sono abbastanza rari e accolti come una vera e propria manna dal cielo dalla ristretta e assetata tribù dei wine-geeks.

Quasi sempre l’unica opzione per accaparrarsi libri interessanti è ricorrere all’accoppiata Amazon/Libro in lingua inglese, un mondo dove l’eno-secchione può sbizzarrirsi quasi senza limiti, inglese permettendo.

All’interno di questo scenario, da qualche mese si è affacciata una nuova realtà che sta (finalmente, dico io!) riempiendo un vuoto a mio avviso inspiegabile per il primo paese produttore di vino al mondo: avere una casa editrice totalmente e unicamente specializzata in vino, Edizioni Ampelos.

Finora sono tre i volumi pubblicati, tutte traduzioni delle edizioni originali in lingua inglese o francese, ma ben presto, apprendo dai loro canali social, arriveranno ad ampliare l’offerta anche prodotti originali.

Gli argomenti trattati sono molto vari: dall’attualissimo focus sugli orange wines  “Amber Revolution” di Simon J. Woolf, all’autobiografia con inclusa tanta storia recente di Bordeaux nientepopodimeno che di Michel Rolland nella sua “Il guru del vino”.

Interessantissimo poi “Il vino perfetto”, di Jamie Goode, oltre 200 pagine interamente dedicate alla spiegazione dei difetti del vino: un testo che dovrebbe essere lettura obbligatoria per ogni sommelier/appassionato che si definisca tale, scritto da quello che a mio avviso è oggi il miglior divulgatore al mondo in tema vino.

Per adesso un tris di tutto rispetto, nella speranza che sia solo l’inizio di un meritato successo per i tipi di Ampelos, e che continuino ad allietarci a lungo con pubblicazioni non banali e realmente utili per approfondire la nostra cultura enologico-degustativa.

(Nel frattempo è in uscita Il Linguaggio del vino, di Francesco Annibali,  n.d.r.)

 

 

 

Pietro Palma
Pietro Palma
LEGGI ANCHE