“Emilia Romagna è Un Mare di Sapori” edizione 20119 min read

C’era una volta (tutte le fiabe iniziano così) una piadina, un po’ di “sanzvés” (Sangiovese, n.d.t.) e la Pensione Margherita che ogni tanto, reclutando un cantante tra i camerieri, improvvisava delle serate musicali per allietare i turisti. Quasi sempre tedeschi e svedesi. Poi c’erano “Zanza”, ora sessantenne, archetipo del pappagallo di spiaggia ed il Club dei Galli del Conca, associazione per la promozione e la valorizzazione del maschio romagnolo sui mercati nord-europei.
Un tempo motivo di vanto e orgoglio per la riviera, e principale fonte di incoming turistico, queste figure sono oramai scomparse e oggi, pur non rinnegandole, non si può non sorridere quando si incontra (a volte capita) un maschio trentenne che esibisce un petto villoso, adornato di catena d’oro, magari con un pacchetto di sigarette infilato nel risvolto di una manica di camicia corta arrotolata.

 

Ora il turismo, che si aggrappa agli stessi desideri di evasione e libertà di un tempo, ha trovato altre forme di espressione; gli operatori parlano un linguaggio che solletica altre voglie e che fa perno sia sul consumismo più sfrenato di oggetti, proponendo sconti e pacchetti in varie salse e anche su curiosità più legate ai piaceri del buon vivere, con i verbi del mangiare e del bere in prima linea. Persone più informate, come sono i turisti di oggi, non è più sufficiente sorprenderle con proposte naif, servono il marketing, la promozione e la programmazione di una intera filiera dell’accoglienza. Ed è quello che si è proposto di fare la regione Emilia-Romagna con il programma “Emilia-Romagna è un Mare di Sapori”. Diamo allora uno sguardo per vedere cosa c’è dentro!   

 

C’è Pellegrino Artusi, padre della gastronomia italiana, di cui ricorre il centenario della morte. Ci sono i garibaldini con Ciceruacchio, il fedele compagno di Garibaldi, vittima delle armi austriache lungo la Trafila, che con l’eroe dei due mondi si imbarcò proprio a Cesenatico. E soprattutto ci sono le eccellenze enogastronomiche dell’Emilia Romagna, patrimonio di qualità del “Made in Italy”.
Storia, cultura, legame col territorio e tipicità sono gli ingredienti di questa rassegna di eventi promossa dall’Assessorato all’Agricoltura dell’Emilia Romagna, che, ancora una volta, questa estate  trasformerà le più belle spiagge della Riviera in tante passerelle del gusto.

 

Ben 90 gli appuntamenti, dai Lidi di Comacchio fino a Cattolica; quattro le province coinvolte (Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini), altrettante le tipologie di eventi del ricco cartellone. Lo spettacolo dedicato all’Artusi tricolore, “Fuoco al mito” ovvero omaggio al Parmigiano Reggiano, “Tramonto di Vino” dedicato alle eccellenze enologiche ed infine nientepopodimenochè il Torneo internazionale di biglie da spiaggia, con protagonisti i prodotti DOP e IGP dell’Emilia-Romagna.

 

Partenza il 16 luglio a Lido della Nazioni, per terminare il 18 settembre.

 

“Nell’anno delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità nazionale – afferma l’assessore all’agricoltura della Regione Emilia-Romagna Tiberio Rabboni – vogliamo mettere in evidenza e comunicare ai turisti della Riviera che l’Italia agroalimentare e gastronomica ha qui radici importanti. Non si tratta solo di prodotti eccellenti ed unici che nel tempo sono diventati i vessilli del Made in Italy nel mondo, ma anche del  contributo fondamentale  che il romagnolo Pellegrino Artusi ha dato alla formazione di una cultura e di un’identità enogastronomica nazionale. Per questo  il cartellone degli eventi 2011 ruoterà attorno alla performance teatrale della compagnia Koinè dedicata all’‘Artusi tricolore’, senza trascurare naturalmente l’omaggio doveroso all’eroe dell’unità d’Italia più amato dai romagnoli: Giuseppe Garibaldi. A Cesenatico evocheremo Ciceruacchio, garibaldino popolare, pronto al sacrificio estremo per amore di Garibaldi e dell’Italia unita.”

 

Spettacoli,  giochi, divertimento. Ma i  veri protagonisti di “Emilia-Romagna è Un Mare di Sapori” sono loro, i prodotti  tipici e, con essi, la cultura e l’identità del territorio emiliano-romagnolo. 

I Prosciutti di Parma e di Modena, il Parmigiano Reggiano, la Mortadella di Bologna, gli Aceti Balsamici di Modena e Reggio Emilia, i Salumi piacentini, le Pesche e le Nettarine della Romagna, il Lambrusco, il Sangiovese e l’Albana di Romagna, il Pignoletto, il Gutturnio e tanti altri gustosi compagni di viaggio come la Piadina e la “ciupeta” ferrarese.

 

 

——————————————————————

 

 

Il Programma 2011

L’omaggio ad Artusi e al 150° dell’Unità d’Italia

Il 2011 regala due anniversari: il 150° della nascita dello Stato Italiano e il 100° della morte di Pellegrino Artusi. Coincidenza densa di significati, questa del doppio anniversario, perché Pellegrino Artusi, è conosciuto in  patria e nel mondo quale padre della cucina italiana moderna. A lui è dedicato uno spettacolo, “Artusi tricolore”, che vuole essere un omaggio all’illustre gastronomo romagnolo, ma anche alla storia d’Italia.
Protagonista sarà una voce fuori campo, la voce “ricettante” di Artusi, che guiderà una sfoglina in una ‘lezione magistrale’. L’azdora indirizzerà il pubblico, dotato di attrezzatura e ingredienti, nella preparazione di una porzione di tagliatelle tricolori: bianche, con solo acqua e farina, come si fa nella tradizione centro-meridionale; verdi, mescolando alle uova, prima di unirle alla farina, degli spinaci lessati e ridotti in purea; rosse, con l’aggiunta di pomodori, il sangue vegetale che unisce tutti gli italiani. Terminato lo spettacolo, ogni partecipante si porterà a casa una porzione di tagliatelle, per celebrare i cent’anni di Pellegrino Artusi e il 150° dell’Unità d’Italia.
Lo spettacolo “Artusi tricolore” prende il via sabato 23 luglio a Lido delle Nazioni, domenica 31 luglio sarà a Cesenatico, sabato 6 agosto a Cattolica, venerdì 12 agosto a Cervia.

 

 

Fuoco al mito

Da sempre punto fermo della rassegna regionale, unisce il sapore della tradizione al piacere del racconto. Fuoco al mito, infatti, è la cottura sul fuoco a legna nella tradizionale caldaia di rame, del latte destinato a diventare una forma di Parmigiano Reggiano, unica nel sapore. Ambientazione suggestiva, racconti, gesti, e la degustazione di scaglie di Parmigiano Reggiano stagionato, in abbinamento con Lambruschi frizzanti e rosati, e Malvasia secca, rendono uniche queste serate che fanno conoscere l’abilità, la tecnica e la passione dei maestri caseari, protagonisti di un formaggio inimitabile.
Si parte il 16 luglio a Lido delle Nazioni, il 23 luglio ci si trasferisce a Rimini, il 30 luglio a Cesenatico, il 10 settembre a Cervia.

 

 

Tramonto DiVino e…

Da tempo l’Emilia Romagna è al centro di una rinascita enologica e tra i territori più attivi sul fronte della valorizzazione del vino. In questa direzione si pone Tramonto Di Vino, che propone le eccellenze enologiche con la possibilità di abbinarle ai prodotti tipici. L’occasione è rappresentata anche dall’uscita della nuova edizione della guida ai vini, “Emilia Romagna da bere e da mangiare”, redatta in collaborazione con i sommelier dell’Ais, che intratterranno il pubblico, orientandolo fra le centinaia di etichette proposte in degustazione.

 

 

… il Porretta Soul Festival

Dopo il successo dello scorso anno a Cesenatico, anche quest’anno il primo appuntamento di Tramonto DiVino – a Lido degli Estensi, venerdì 22 luglio –   sarà in collaborazione con il “Porretta Soul Festival” la prestigiosa kermesse dedicata alla musica soul e al rhythm’n’blues, ormai giunta alla sua 24° edizione.
Sugli accordi e sui refrain che  hanno reso famosi Otis Redding e Rufus Thomas, grazie alla diretta “live streaming” curata da Lepida Tv, i “zampanellari” (o “borlengai” che dir si voglia) e i “Pastafrittai”di Porretta Terme (Bo) si lanceranno in una sorta di amichevole “disfida” a distanza con le piadine romagnole.

 

 

Cinque le serate in programma di Tramonto Di Vino: 22 luglio a Lido degli Estensi, 29 luglio a Cesenatico, 3 agosto a Riccione, 3 settembre a Milano Marittima, 18 settembre a Villa Garagnani a Zola Predosa (Bologna) con la premiazione dei vini eccellenti  2011.

 

 

Torneo internazionale di biglie da spiaggia

Chi era abituato alle classiche biglie con i campioni del ciclismo o del calcio dovrà ricredersi. Al loro posto ci saranno i 33 “volti” simbolo dell’Emilia Romagna: i prodotti Dop e Igp della regione. Saranno loro i protagonisti della terza edizione del Torneo internazionale di biglie che animeranno la calda estate nella riviera romagnola.
Due le novità di quest’anno: la seconda edizione del Torneo di Biglie degli stabilimenti balneari dell’Emilia Romagna, gara riservata ai rappresentanti dei bagni, ognuno dei quali adotterà un prodotto DOP o IGP; un calendario suddiviso per province (Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini), che porterà a disputare 4 finali provinciali, prima della finalissima del 14 agosto a Lido di Savio.
Il Torneo itinerante prende il via il 20 luglio a Lido di Volano, e approda alle finalissima del 14 agosto a Lido di Savio. In tutto per 76 tappe, aperte a tutti, dove allo spirito competitivo viene preferito il gusto dei prodotti d’eccellenza.

 

 

“Emilia-Romagna è Un Mare di Sapori” rinnova il legame con altri tre appuntamenti che hanno fatto della valorizzazione dei prodotti tipici il loro tratto distintivo. “Sapori daMare”, il ricco calendario di eventi sulle specialità enogastronomiche del ferrarese, che propone “Cene con delitto gastronomico”, “Villaggio dei sapori”, “Il parco in barca e in tavola” e “Calici di Stelle a Comacchio” (il programma su: www.saporidamare.it). La “Sagra della vongola”, due week end all’insegna del pesce e delle tradizioni marinare dell’Adriatico, in programma a Goro (14-17 e 22-24 luglio). Infine, ma non meno importante, “Sapore di Sale”, l’appuntamento che valorizza l’oro bianco di Cervia, dal 9 all’ 11 settembre.
Tutte le informazioni e il programma di “Emilia Romagna è un mare di Sapori”  sono disponibili sul sito: www.unmaredisapori.com, con la possibilità di iscriversi alla newsletter e di giocare on line

Giovanni Solaroli

Ho iniziato ad interessarmi di vino 4 eoni fa, più per spirito di ribellione che per autentico interesse. A quei tempi, come in tutte le famiglie proletarie, anche nella nostra tavola non mancava mai il bottiglione di vino. Con il medesimo contenuto, poi ci si condiva anche l’onnipresente insalata. Ho dunque vissuto la stagione dello “spunto acetico” che in casa si spacciava per robustezza di carattere. Un ventennio fa decisi di dotarmi di una base più solida su cui appoggiare le future conoscenze, e iniziai il percorso AIS alla cui ultima tappa, quella di relatore, sono arrivato recentemente. Qualche annetto addietro ho incontrato il gruppo di Winesurf, oggi amici irrinunciabili. Ma ho anche dei “tituli”: giornalista, componente delle commissioni per la doc e docg, referente per la Guida VITAE, molto utili per i biglietti da visita. Beh, più o meno ho detto tutto e se ho dimenticato qualcosa è certamente l’effetto del vino.


ARGOMENTI PRINCIPALI



LEGGI ANCHE