Cavalier Rivella, che sorpresa!2 min read

Dopo anni di discussioni su cambi di disciplinare si o no, prese di posizione, arroccamenti, solenni arrabbiature ecco che con un colpo da maestro, uno dei personaggi principali dell’”Affaire Montalcino”, forse il più importante e mediaticamente rappresentativo, si è staccato dal gruppo e ha creato una propria, inaspettata,  gamma.

Forse non proprio in linea con quanto ci si aspetta da tanto nome ma comunque ben caratterizzata e con alcuni prodotti anche innovativi, tipo il biologico evidenziato da un’esplicita etichetta verde.

Vi anticipiamo che non sarà possibile  assaggiare già a Vinitaly questi prodotti. Per adesso vengono testati quasi in segreto solo in alcune esclusive enoteche  fuori d’Italia, di cui non sveleremo l’indirizzo nemmeno sotto tortura (ma sotto lauto pagamento si!).

Naturalmente noi, in assoluta anteprima mondiale e precedendo personaggi del calibro di Parker, Suckling, Bettane  e tutto il gotha dell’enogiornalismo mondiale abbiamo già assaggiato l’intera gamma e proporremo nei prossimi giorni i risultati della degustazione.

Nel frattempo vi invitiamo a notare come siano state recepite alcune idee da tempo portate avanti da Winesurf, con al primo posto la bottiglia leggera per non parlare poi del tappo “tipo stelvin” e della facilità di trasporto e imballaggio del tutto.

Insomma, parafrasando Neil Armstrong “Un piccolo passo per l’umanità ma un grande passo per un uomo”.

 

 

 

 

 

 

Ovviamente  è uno scherzo, che crediamo farà ridere per primo il Cavalier Rivella. Le bibite (di questo ovviamente si tratta)  sono state fotografate in un supermercato svizzero e assolutamente non hanno niente a che vedere né con il Cavalier Rivella né con Montalcino ed i suoi vini. Vista la vicinanza di Vinitaly al primo di Aprile non abbiamo resistito e così ecco il nostro “Vinitalesco”  pesce d’aprile.

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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0 responses to “Cavalier Rivella, che sorpresa!2 min read

  1. Non ho ancora capito se sei tu che passi le tue inoperose giornate a cercare queste notizie o se sono loro che, desiderose di notorietà  che altrimenti non avrebbero in altri importanti e seri giornali, ti cercano disperatamente …

  2. Hai presente il concetto di Virtù-Fortuna nel Machiavelli? Se tu non fai niente di virtuoso per stimolarla, la fortuna ti gira le spalle.
    Idem con certe notizie: se tu non sei predisposto a cercarle, non le trovi.

  3. Caro Carlo, ciao.
    Che bella scoperta. Io che opera da quasi sempre in Svizzera, bevo RIVELLA dal 1971, bibita offertami da una cara amica, Silvana Ruedi, a cui sono stato per tempo legato, e che ancora oggi quando ci troviamo a Zurigo, ricordiamo che ad avvicinarci è stata proprio questa bibita ROSSA fatta a base di latte o yogurt, ora c’è la VERDE a base di the e la BLU senza zucchero. Bella scelta.
    Buon lavoro, Rocco

  4. Mi fai schiantare! Un blog goliardico sul vino è adorabile! Condivido il taglio giornalistico della tua testata on-line, che si fonda su serietà  e professionalità  negli assaggi e nella selezione delle aziende, ma allo stesso modo fa capire come nel mondo del vino, qualsiasi schema, qualsiasi ricetta preimpostata è da prendersi con le molle; alla fine contano solo la coerenza di un’azienda, la coerenza di un vino in relazione al suo packaging e al suo posizionamento, e la piacevolezza del vino stesso; coerenza che è ben diversa dal “seguire le mode”; oggi soprattutto i piccoli devono essere speciali, devono creare con i propri vini una marea di valori aggiunti per vendere; coerenza, valore distintivo, ben diversi dal seguire le mode! Parlare di vino in maniera sapiente, ma anche goliardica, un po’ irriverente, sempre divertente ed interessante, mi fa ultimamente leggere spesso i vostri articoli, che oltre a farmi fare matte risate, mi danno degli input positivi; vorrei rubare spazio per segnalare il nuovissimo sito del Consorzio Chianti Colli Senesi, che verrà  presentato ufficialmente al Vinitaly, ma è già  online: http://www.consorziochianticollisenesi.it; chiaro, immediato, giovane, fresco, ed espone quali sono i valori del consorzio! Perchè insomma uno dovrebbe acquistare una bottiglia di chianti colli senesi oggi! Firmato: un piccolo produttore e membro del consiglio del consorzio!

  5. Grazie Alessandro, anche per la segnalazione del nuovo sito del consorzio Colli Senesi, un vino che dovrebbe essere più conosciuto e apprezzato.

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