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VINerdì IGP: Toscana Igt Rosè 2022, Querciamatta
Un rosè sorprendente, marcante al naso grazie agli spiccati sentori di rosa canina e di agrumi e dotato in bocca di una sapidità persistente, quasi salmastra.
Un rosè sorprendente, marcante al naso grazie agli spiccati sentori di rosa canina e di agrumi e dotato in bocca di una sapidità persistente, quasi salmastra.
La Sala del Torriano è l’azienda creata nel 2014 da Francesco Rossi Ferrini, un piede in finanza e uno nel vino, unendo due realtà preesistenti: la Sala ed il Torriano.
Uno di quei vini infinitamente cangianti nei quali ti perderesti volentieri perché non finiresti mai di assaggiarlo.
Conosco Filippo Bartolotta troppo bene e da troppo tempo per non apprezzare, oltre alla conclamata competenza, le sue arcinote capacità affabulatorie.
A volte capita di avere molte ricorrenze da festeggiare e di recente a Rocca delle Macie ne avevano una caterva.
L’Altissimo, che tramite la Curia fiorentina detiene le vigne della Pieve di Campoli e forse lo spirito del prete-vignaiolo don Giotti c’hanno certamente messo del loro.
Quando frequenti un posto per pochi giorni all’anno, ma per molti anni (supponiamo cinquanta), è inevitabile subire l’effetto di quella che si potrebbe chiamare la familiarità cadenzata.
In questa rubrica non parleremo dei problemi geriatrici di qualcuno di noi (anche se sarebbe utile). Il nostro intento è quello di andare a scovare e raccontare i vini italiani “non giovanissimi”. Abbiamo pensato a questa dizione perché non parleremo quasi mai di quelli che vengono definiti “vini da grande invecchiamento” ma cercheremo sorprese, chicche, … Continua a leggere
Riassaggiarlo è stata un’emozione doppia. E una doppia conferma: da passarci ore, bicchiere in mano.
Temevo, a dire il vero, un vinone un po’ appannato.