
GarantitoIGP
InvecchiatIGP: Rosso di Montalcino 2009 di Poggio di Sotto
La bottiglia in parola nacque sotto l’egida del compianto e “gambelliano” Piero Palmucci, due anni prima che cedesse l’azienda a Collemassari di Claudio Tipa.
La bottiglia in parola nacque sotto l’egida del compianto e “gambelliano” Piero Palmucci, due anni prima che cedesse l’azienda a Collemassari di Claudio Tipa.
VINerdì IGP, un vino in 300 battute Anche al di là del progetto in sé (assemblaggio di 6 vini diversi da 6 uve piwi diverse di 6 viticoltori diversi), difficile non cogliere il fascino di questo bianco che al naso sa di pesca sbucciata e frutti tropicali e in bocca è ricco, denso, con acidità … Continua a leggere
Stefano Frassineti da Rufina (FI) è uno chef di lungo corso e solida esperienza, che da un po’ è divenuto carsico, nel senso che tende ad apparire e scomparire con ciclica facilità.
Il nome del vino viene ovviamente dal nome del vigneto, Villero, tra i più prestigiosi della denominazione, piantato su un terreno argilloso e calcareo esposto a ovest
sobria ma ricca fragranza floreale e il paradosso di un retrogusto salmastro e torbato.
Una delle vallate della Valpolicella scende in campo con tutti i suoi produttori.
Certi bianchi sono in grado di rallegrarti lo spirito anche dopo molti anni di sonno tra le scansie più nascoste della cantina.
Bouquet pulito, asciutto, penetrante; in bocca agilissimo, vivace ma solido, come il cru da cui proviene.
Un locale in cui, nonostante tutte le premesse e i possibili pregiudizi, mi sono divertito.
Cabernet sauvignon, cabernet franc, merlot e petit verdot convivono in questa bottiglia e lì si fondono in modo quasi riottoso.