Agosto: un anticipo posticipato!3 min read

I modelli previsionali di agosto hanno fatto acqua, o perlomeno abbiamo assistito ad un’estate divisa a metà. Il nord al fresco sotto le piogge, mentre il sud è stato al caldo.

Infatti a  partire dalla metà del mese di agosto l’Italia centro-settentrionale è stata interessata dal passaggio di diversi sistemi nuvolosi associati ad aria fredda, attivando anche venti piuttosto intensi ed alcuni temporali.

Oltre al maltempo, nelle regioni centro-settentrionali si è registrato un calo delle temperature in media di 4-5 gradi al Nord e di 1-2 gradi al Centro. Ma in alcune località del Nord la diminuzione è stata anche di oltre 6-7 gradi. Ecco quindi il nord Italia alle prese con temporali e piogge intense anche sulla fine del mese di agosto. Sulle Alpi, a quote non troppo elevate per la stagione è arrivata anche la neve.

E il Sud Italia? Le regioni meridionali non sono state coinvolte direttamente in questo peggioramento del tempo: sì è vista qualche nuvola in transito, ma non le attese piogge di particolare importanza. Anzi, a partire dalla prima decade del mese il Sud Italia ha subito l’influenza di correnti calde nord-africane che hanno fatto risalire la colonnina di mercurio fino a valori superiori ai 35 gradi.

A questo punto si potrebbero azzardare delle supposizioni per le vendemmia già fatte, per quella in corso e per le prossime da fare. Sicuramente sino ad oggi l’annata è stata anomala, con l’anticipo stagionale dovuto ad un inverno ed una primavera miti e asciutti, giugno ha portato qualche pioggia benefica, luglio è stato caldo, e con un agosto non più come una volta (per lo meno al Nord). Le vendemmie sono anticipate, ma con notevoli variabilità da zona a zona, e non certo seguendo le previsioni fatte mesi or sono. Potremmo definirlo un “anticipo posticipato”.

La qualità delle uve è variabile da zona a zona, sembrerebbe mediamente buona, e le quantità produttive non elevate.

Parlando ancora di caldo, volevo riportare la sorpresa che ho trovato sul sito di Meteolive.it.

Negli USA, in pieno aspro dibattito su effetto serra e cambiamento climatico, si è scoperto che era più caldo negli anni 30 che oggi!

I dati, riferiti alla serie storica delle temperature registrate negli Stati Uniti, mostravano in un primo tempo  il 1998  come l’anno più caldo del secolo, ma dopo una correzione si è scoperto che l’anno più caldo è stato in effetti il 1934, e nella classifica dei 10 anni più caldi sono più presenti gli anni ’30 che quelli a partire dal 1990. Addirittura 5 dei 10 anni più caldi risalgono alla prima metà del Novecento. Per i più curiosi i dieci anni più caldi degli ultimi cento sono stati i sequenza: 1934, 1998, 1921, 2006, 1931,1999, 1953,1990, 1938,1939. Quindi non è più vero che tra i primi 10 anni più caldi del secolo, 9 sono venuti dopo il 1990. Invece ben 5 sono occorsi prima del 1940, 4 dopo il 1990, ed uno negli anni cinquanta.

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Davide Ferrarese

Davide Ferrarese, agronomo e profondo conoscitore del Piemonte agricolo, per diversi anni nostro “metereologo ufficiale” ci ha lasciato in eredità tantissimi interessanti articoli.


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