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Invecchiato igp. Taurasi Pago dei Fusi 2005, Terredora
Pago dei Fusi è un Taurasi di Terredora che nasce da uve di aglianico coltivate a Pietradefusi, uno dei comuni dell’areale della docg, la parte più bassa per la precisione.
Pago dei Fusi è un Taurasi di Terredora che nasce da uve di aglianico coltivate a Pietradefusi, uno dei comuni dell’areale della docg, la parte più bassa per la precisione.
Bottiglie dimenticate che spuntano all’improvviso, pensate solo in acciaio per essere bevute subito, economiche, ma che regalano belle sorprese a chi è curioso.
Se i miei calcoli sono giusti, Federico Graziani festeggia il mezzo secolo di vita quest’anno, ma dovremo moltiplicare la sua età per tutte le vite che ha vissuto .
Esprime frutta al naso ancora fresca, non ha cedimenti e suggestioni ossidative, la freschezza rilassa il naso ed accompagna la beva in modo appagante.
Perfetto sul più iconico dei piatti: spaghetti al pomodoro.
Fu questo il primo miracolo della “signora in rosso” come facilmente titolai sul Mattino dopo la prima intervista a Silvia Imparato.
Frutto integro e in equilibrio con il legno, ancora fresco, lungo nel finale, buonissimo.
Non pensiamo di essere snob, ma stavolta possiamo sembrarlo perché parliamo di una produzione di appena 300 bottiglie e di un’uva poco conosciuta fuori dall’ambiente, la Nocera.
La 2007, come è noto, è stata una vendemmia perfetta per gli enologi, calda ma ben equilibrata dalle piogge arrivate al momento giusto e la frutta è arrivata in cantina sana e croccante praticamente da Nord a Sud.
VINerdì IGP, un vino in 300 battute Questa è davvero una chicca inedita e devo citare colui a cui debbo questo assaggio: Federico Spagnuolo sommelier del ristorante Ineo a Roma. Chardonnay friulano da una piccola vigna: fresco, di corpo, di notevole piacevolezza al naso e al palato in piena corrispondenza fra loro. Una vera chicca.