La stampa estera a portata di clic: Wine Spectator, vol. 41, n.14, 20172 min read

“Grandi vini da scoprire”  è il titolo grande della copertina di questo numero. Più in dettaglio, si aggiunge sotto: 30 wineries di fiducia, 1.236 vini di valore , da 90 punti e più e fino a 30 dollari; 650 vini valutati nella Buying Guide.

E poi: l’ABC del Porto e Whiskey irlandese. Dunque si comincia con l’editoriale di Shanken e Matthews, “Una Road Map per il 2017”. Dopo il feedback dei lettori , come sempre, GrapeVine con le sue sezioni. Si comincia con un bilancio dell’annata 2016 e le sue prospettive, nelle varie regioni del mondo, con un succinto report sulla vendemmia nelle zone di maggior prestigio internazionale (Bordeaux, Borgogna, Rodano, Piemonte, Toscana, Napa Valley, Sonoma, Oregon).

Poi: viaggi (carnevale a Venezia e New Orleans), Wine Design (la casa di David e Hilary Pisor), Wine Focus (i vini di Finger Lakes), lo shopper .

Infine le pagine degli editorialisti: Laube sull’importanza della pianificazione degli acquisti di vino, Kramer su che cosa non cambia mai nel mondo del vino.Eccoci dunque alle 30 cantine  da scoprire. Nel Nuovo Mondo, ovviamente c’è molta America del Nord, con un po’ di Argentina e Cile, e naturalmente Sud Africa, Australia e Nuova Zelanda.

Quanto al vecchio, con la Francia, l’Austria, la Spagna e il Portogallo, ci siamo solo noi. Chi? Badia a Coltibuono, Ca’ del Bosco, Feudi del Pisciotto, Oddero, Tabarrini. A seguire, la Guida analitica agli oltre 1.200 vini da comperare per il loro valore e il giusto prezzo.

Tra questi ce ne sono 162 che vengono dall’Italia, seconda solo alla Francia quanto a numerosità della rappresentanza in questa categoria.

C’è anche un po’ di Sud: naturalmente Irpinia, Sicilia, Aglianico della Basilicata, qualche outsider da Puglia, Calabria, Sardegna. L’articolo che segue ci porta in Irlanda  alla scoperta del whiskey irlandese, infine il Porto (“Unico, ricco di storia, delizioso”): James Molesworth indica i suoi preferiti. Sorpresa: i punteggi più alti non sono fra i vintage, ma tra i colheitas e i Tawny.

A chiudere il numero è come sempre la Buying Guide. Nelle categorie di maggior prestigio (Collectibles), tre vini italiani (due Barolo con il Masseto ). La pagina del Dr. Vinny che chiude il fascicolo è ancora dedicata al Porto e ai suoi migliori abbinamenti.  

 

Guglielmo Bellelli

Nella mia prima vita (fino a pochi anni fa) sono stato professore universitario di Psicologia. Va da sé: il vino mi è sempre piaciuto, e i viaggi fatti per motivi di studio e lavoro mi hanno messo in contatto anche con mondi enologici diversi. Ora, nella mia seconda vita (mi augurerei altrettanto lunga) scrivo di vino per condividere le mie esperienze con chi ha la mia stessa passione. Confesso che il piacere sensoriale (pur grande) che provo bevendo una grande bottiglia è enormemente amplificato dalla conoscenza della storia (magari anche una leggenda) che ne spiega le origini.


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