E’ morto Pasquale Mottura1 min read

L’ultima volta che ci siamo visti è stato al Vinitaly, l’ho lasciato che parlava con qualcuno seduto ad uno dei tavolini del suo stand.

 

C’eravamo scambiati qualche battuta sul fatto che lui era dimagrito ed io no.

 

Sapevo che si era operato, ma pensavo fosse qualcosa di diverso dal male che invece inesorabilmente lo ha consumato in questo ultimo anno.

 

Pasquale era soprattutto un uomo pratico, visionario, ma pratico, così come deve essere un uomo del marketing, inteso nel senso più ampio e migliore del termine.

 

Dire che fosse un uomo del vino è riduttivo: era innanzitutto uno che analizzava i dati di mercato e poi se possibile agiva di conseguenza.

 

La sua esperienza ai vertici della Peroni gli aveva insegnato a guardare i numeri, le percentuali, ma anche a stabilire con i propri collaboratori un rapporto che andava al di là del lavoro.

 

Pasquale aveva un sogno che stava realizzando, portare la sua azienda con una nuova linea di vini a livelli qualitativi molo alti. Era anche  consapevole ci sarebbero voluti anni per realizzarlo, ma questo non era un ostacolo.

 

Ora tutto resta nelle mani  di suo fratello Antonio e di sua figlia  Barbara, che sono sicuro  proseguiranno nel lavoro così ostinatamente iniziato da lui.

 

Grazie per la tua amicizia, ti saluto Pasquale.

Pasquale Porcelli

Non ho mai frequentato nessun corso che non fosse Corso Umberto all’ora del passeggio. Non me ne pento, la strada insegna tanto. Mia madre diceva che ero uno zingaro, sempre pronto a partire. Sono un girovago curioso a cui piace vivere con piacere, e tra i piaceri poteva mancare il vino? Degustatore seriale, come si dice adesso, ho prestato il mio palato a quasi tutte le guide in circolazione, per divertimento e per vanità. Come sono finito in Winesurf? Un errore, non mio ma di Macchi che mi ha voluto con sé dall’inizio di questa bellissima avventura che mi permette di partire ancora.


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