Domani sabato 21 gennaio, presso la sede del Consorzio Gallo Nero, ci sarà la degustazione per stabilire il giovane enologo under 35 che si aggiudicherà il Quinto Premio Nazionale Giulio Gambelli.
Anche quest’anno in lizza un bel numero di enologi, in trepida attesa del risultato.
Il Premio nato in memoria del grande Giulio, vuole premiare quei giovani che cercano di rispettare in maniera quasi maniacale le caratteristiche delle uve, del vino e dell’annata. Un premio quindi per coloro che non hanno ricette fisse, ma grazie alle loro conoscenze riescono a fare vini territorialmente riconoscibili e sempre diversi perché ogni annata è diversa.
Il vincitore verrà proclamato alla Stazione Leopolda, durante la Chianti Classico Collection il prossimo 13 febbraio.
Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.
