Agosto a due marce2 min read

Ebbene sì! Abbiamo iniziato con caldo e siccità e  terminato con qualche temporale e temperature più fresche.

Infatti il mese è stato diviso in due periodi, i primi 10-15 giorni dove molti correvano in vigna per bagnare o  “chiamare” un po’ di pioggia e poi una seconda parte più fresca, dove sono arrivati i primi temporali benevoli per molti vigneti (Veneto e Friuli Venezia giulia, in particolare).

Sì perché comunque è un’annata particolare, dove la partenza ritardata ed umida ha impresso un buon ritardo vegetativo, ma non ha fornito le necessarie riserve idriche per le piante durante il periodo estivo. Per carità, di questo passaggio se ne potrebbe parlare agronomicamente guardando meglio ad una corretta gestione del suolo..

La vite in tutto questo ha mantenuto il suo ritardo fenologico, tant’è vero che quest’anno ad agosto non si è sentito parlare di vendemmia anticipate o fatte nel pieno del ferragosto come ultimamente succedeva in Franciacorta e in Sicilia. Vendemmie in agosto sì, ma con un decorso più consono che non si vedeva più nelle ultime stagioni.

Con questa “nuova” situazione, si sono segnalati qua e là qualche marciume sulle uve senza particolare danno, ma purtroppo le bacche si erano abbastanza gonfiate con l’arrivo delle prime piogge.

L’epoca vendemmiale si sono quindi posticipate, o comunque sono tornate regolari. Dai primi dati anticipati non si rilevano elevate concentrazioni alcoliche ma buoni profili aromatici. Attendiamo le conferme con le prime raccolte.

D’altronde abbiamo assistito ad una metamorfosi "organolettica" delle uve che hanno reagito al riscaldamento globale: uve ultimamente sempre più dolci. Probabilmente la “causa” di questa metamorfosi è la fioritura anticipata indotta dal clima più caldo e quindi un anticipo fenologico generale. Un effetto che non è stato percepito in quanto graduale, ma che possiamo mettere sicuramente a confronto con le uve di qualche anno fa..

 Intanto buon lavoro a tutti!

Davide Ferrarese

Davide Ferrarese, agronomo e profondo conoscitore del Piemonte agricolo, per diversi anni nostro “metereologo ufficiale” ci ha lasciato in eredità tantissimi interessanti articoli.


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