Il Lavin Lover a San Valentino: pre-prova d’amore o pre-anteprima vini?4 min read

Specialmente sotto San Valentino avrete sicuramente tutti presente la cosiddetta “prova d’Amore”, quella  che l’uomo chiede alla donna per avere dimostrazione di quanto l’ami.

Noi Lavin Lover questa prova la chiediamo spesso e volentieri (ovviamente a donne diverse) ma forse la semplice prova d’amore è datata; occorrerà andare più in là e, ispirandosi a quelle che a Montalcino non possono che essere chiamate ante anteprime, esigere anche un’anteprima della prova d’amore.

Ma andiamo con calma. Come sapete la prossima settimana ci saranno le anteprime toscane, tra cui quella del Brunello di Montalcino. Da qualche anno però questo consorzio organizza delle anteprime prima delle anteprime, ma solo per alcuni blasonatissimi top writer.

La cosa, oltre ad essere simpatica come un gatto attaccato alle palle (perché di fatto crea assaggiatori di serie A e di Serie B e, pur essendo magari vero, a  nessuno piace vederselo spiattellato in faccia)  ha il rischio di far valutare i vini in un momento in cui la loro espressività  è attorno al 20-25% massimo. Sono d’accordo che anche tra sette giorni non sarà molto meglio ed infatti gli assaggiatori seri prendono l’anteprima come un’indicazione di massima sull’annata, gli assaggi “seri” iniziano verso maggio/giugno e addirittura per noi di Winesurf a settembre/ottobre.

Ma forse sono io che sbaglio e non capisco l’importanza di questa pre-prova d’amore verso il Brunello, di questa pomiciata (limonata per i non toscani) con il bicchiere in mano, di questi preliminari dei preliminari.

Visto che siamo a San Valentino vediamo dal punto di vista del Lavin Lover sgamato se può aver senso fare una cosa del genere. In che modo? Forse prendendo ad esempio gli accadimenti tra le coppie più famose della storia e della letteratura e immaginando cosa sarebbe accaduto se ci fosse stato un “prima del prima”. Vediamo….Dunque……

Se Adamo avesse chiesto ad Eva di dare una leccatina alla mela prima di staccarla dall’albero, magari avrebbero trovato la buccia amara e l’avrebbero lasciata lì. Oggi staremmo tutti sicuramente meglio.

Se Paride avesse riflettuto un attimo prima di rapire Elena sul fatto che già Menelao non riusciva più a passare da una porta senza abbassarsi e che portandola in un posto che si chiama Troia la situazione non poteva certo migliorare, forse tanta gente sarebbe rimasta sana e salva a casa.

Se Didone, prima di cascare come una pera cotta avesse chiesto ad Enea dove aveva  intenzione di prendere la residenza, forse sarebbe stato meglio.

Se Cleopatra avesse chiesto ad Antonio come pre-prova d’amore un antidoto contro il veleno dei serpenti non sarebbe stata un’ideaccia.

Se Francesca avesse detto a  Paolo “Mo’ senti mo’ Paolo, a me le storie di Lancilotto mi fanno addormentare. Mo’ perché non ce ne andiamo a fare due passi nel bosco, che laggiù Gianciotto non ci viene a cercare mica..” Non credete sarebbe stato meglio?

Se Lucia avesse detto a Renzo “Invece di portar capponi a Azzecarbugli  perché prima del matrimonio non li vendi tutti e ci trasferiamo da un’altra parte? Sai, mi sembra che Don Rodrigo mi giri attorno.” Non sarebbe stato meglio per tutti?

Se Sansone prima di trastullarsi con Dalila avesse buttato via tutti i coltelli nel palazzo non ne avrebbe tratto grande giovamento?

Se Rossana avesse guardato bene in faccia Cristiano e, avendo capito che era carino ma troppo pirla per scrivere e recitare quei versi, gli avesse chiesto chi glieli componeva forse si sarebbe risparmiata diversi giramenti di coglioni.

Se Leopardi, prima di farsi legare alla seggiola per sette anni onde evitare di finirsi dalle pugnette pensando a  Silvia, se la fosse scopata di brutto quando beltà splendea negli occhi suoi ridenti e fuggitivi, forse noi avremmo perso grandi versi ma lui si sarebbe divertito alla grande.

Cosa dire… il risultato è chiaro. Se tante cose tra amanti fossero state fatte “prima del prima” sicuramente sarebbe stato meglio per tutti. Quindi, riportando l’esempio nella pratica, ben fanno al Consorzio del Brunello a far assaggiare “prima del prima”i vini a chi pare a loro.

Ben vengano prima dell’orgia della prossima settimana pre-rapporti singoli attentamente monitorati tra uomo (o donna) e brunello.  Accettiamo quindi con gioia questi ante-anteprime, che certamente servono a far parlare (bene? Male? Basta parlarne!) e apportano aspettative maggiori, pulsioni a stento trattenute, wine-libido incontenibile.

Propongo anzi di tirare a sorte ogni anno  chi parteciperà a questi pre-assaggi, in modo da creare sempre più pre-arrapante pre-desiderio pre-degustativo e naturalmente organizzare prima di queste pre-anteprime una pre-pre-anteprima per i top dei top.

Tanto il Brunello non può uscire di casa prima di quattro anni e sai quanti spasimanti si possono far conoscere alla bambina prima che sia in età da marito…

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


ARGOMENTI PRINCIPALI



LEGGI ANCHE