La rogna della vite: stiamoci attenti1 min read

In questo periodo ho trovato alcune viti con sintomi di rogna della vite.

Il responsabile è un batterio (Agrobacterium tumefaciens) presente nel terreno che, quando trova condizioni favorevoli, si diffonde non solo sulla vite, ma anche su altre piante arboree.

La conoscenza e le indagini sul posto hanno permesso di risalire ai caratteri ambientali che potrebbero predisporre all’infezione. Sicuramente la fertilità del suolo e la sua freschezza dettata dalla presenza di umidità sono condizioni favorevoli alla diffusione del batterio.

Utile potrà essere la scelta di modelli gestionali della coltivazione come l’opportunità dell’inerbimento. Se non fosse sufficiente si potrebbe valutare la possibilità di eliminare l’acqua in eccesso con un drenaggio o con delle lavorazioni col ripper talpa.

Le condizioni del suolo e la ricchezza di azoto sono in ogni modo fattori favorevoli al parassita. Inoltre la diffusione può essere aiutata dalle lavorazioni, ancor più se queste causano piccole ferite delle viti (quindi attenzione alla lavorazione interceppi).
Per di più conviene potare separatamente le piante infette, ed eliminare quelle completamente compromesse (ricordatevi anche di bruciare il legno).

Sfruttare per quanto possibile l’azione battericida del rame quando si usa nei trattamenti anticrittogamici, ma consiglio un paio di trattamenti anche sul secco a fine potatura.

Davide Ferrarese

Davide Ferrarese, agronomo e profondo conoscitore del Piemonte agricolo, per diversi anni nostro “metereologo ufficiale” ci ha lasciato in eredità tantissimi interessanti articoli.


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