Aprile 2011, che non sia un’altro 2003 (o 2007)?2 min read

Che non sia un altro 2003? È la domanda che, sotto sotto, qualche viticoltore incomincia a farsi in giro per l’Italia.
In effetti aprile è apparso subito ardente ed energico, evidenziando in modo netto un mese decisamente caldo oltre la media e anche meno piovoso.

Tutti ricorderanno che a Vinitaly si girava tranquillamente in maniche corte! E in quei giorni le temperature si assestavano tranquillamente sopra i 25°C per arrivare a 30°C al primo week end del mese. Successivamente si sono assestate su massime più consone al periodo, mettendoci un po’ di più in linea con la stagione.

Anche se la paura di un nuovo 2003 è dietro l’angolo, se analizziamo meglio i dati tecnici del mese di questo aprile, si avvicinano molto a quelli del 2007.

Ma al di là delle similitudini con le diverse annate meteorologiche, la campagna ha risentito di questa situazione. I vigneti sono passati da una fase di dormienza totale (anche perché a marzo aveva ancora piovuto e nevicato) ad una fase di germogliamento fulmineo e scattante. Molti produttori  si sono trovati impreparati, dovendo ancora  terminare le operazioni di legatura del capo a frutto con i germogli che schiudevano dalle gemme.

È stata una prima fase che ha creato un anticipo nella stagione fenologica di almeno una settimana/dieci giorni. Con alcune piogge sono iniziati anche i primi trattamenti di difesa contro peronospora e oidio. Allo stesso tempo si è svegliata la natura con la crescita delle erbe e con la comparsa di alcune carenze sulle giovani foglie. In particolare carenze di micro e macroelementi non sufficientemente assorbibili dalla piante in questa fase di forte crescita, non supportate dall’apparato radicale (ancora con le radici affondate nel bagnato) e con all’esterno temperature molto variabili.

Questa situazione si è protratta per quasi tutto il mese di aprile, facendo rientrare le temperature nella normalità verso la metà del mese, ma continuando con la scarsità delle  piogge che in alcune aree sono state totalmente assenti.

Davide Ferrarese

Davide Ferrarese, agronomo e profondo conoscitore del Piemonte agricolo, per diversi anni nostro “metereologo ufficiale” ci ha lasciato in eredità tantissimi interessanti articoli.


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