Osteria Giuda Ballerino: il gioco di fare sul serio4 min read

E poi dice che mi vanto così tanto di essere romana. Ho i miei motivi.

Sono andata nel nuovo spazio polifunzionale del Giuda Ballerino! composto da ristorante, osteria (dove sono stata a pranzo) bar e enoteca. Scelta furba perché in quella zona a sud est di Roma, nel quartiere Tuscolano, non ci sono molti elementi di richiamo oltre al piacere dell’esercizio (fallito miseramente) di verifica della memoria storica e geografica, scorrendo i nomi delle strade. Giuda Ballerino!, ad esempio, si trova nella via intestata a quell’Appio Claudio Cieco (300 a.C.) a cui si deve la costruzione della via Appia e dell’omonimo acquedotto.

Ecco il mio orgoglio. Dal 312 a.C i romani costruirono 11 acquedotti che portavano in città tanta acqua procapite pari a circa il doppio di quella attuale, distribuita tra case private (non molte, per la verità) ma per circa 1.300 fontane pubbliche,15 fontane monumentali, più o meno 900 piscine e 11 terme pubbliche, nonché 3 laghi artificiali. E quella è una bella zona per visitare i resti degli acquedotti.

Ma tornando a noi, volendo andare da quelle parti (a parte i residenti qualcuno dovrà pur farlo)  se non altro si può fare un salto da Liberati, una delle migliori macellerie della città. Un trionfo di carni selezionate e di qualità provenienti da ogni dove, specialità gastronomiche, selezioni estreme su salumi e formaggi… un vero e consolante regno della gastronomia.

Strada facendo, tornando su via Tuscolana (il quartiere Tuscolano, popolare e tradizionalmente antifascista, fu pesantemente bombardato negli anni ’40,) verso la mia destinazione finale, mi affaccio da Bomprezzi un’enoteca che sta lì da cinquant’anni, da quando a pochi veniva in mente di fare un negozio solo di vini di qualità: ha resistito nel tempo e ora è una delle più valide in città (per fortuna degli abitanti di quelle zone).Si trova di tutto, fino a bottiglie pregiate per collezionisti e bollicine da tutto il mondo, Sud Africa compresa, birre, superalcolici di pregio, specialità alimentari firmate da dai grandi cuochi.

 

Due traverse e dall’altra parte della Tuscolana arrivo finalmente all’Osteria del Giuda Ballerino!. Nome bizzarro, altro non è che l’esclamazione ricorrente del personaggio principale del fumetto horror Dylan Dog, Grande passione dello chef/patron. Per fortuna (lui) non è cattivo, ma l’hanno “disegnato” così, cioè bene, per chi come me ama questo tipo di  cucina giocosa e un po’ divertita, non solo al palato ma anche alla vista e al tatto.

Da un menu snello ma intrigante, fatto per avvicinare alla cucina d’autore come alle tavole originali dei fumetti appese alle pareti, ho assaggiato le variazioni di baccalà in versione fritto, mantecato e in quenelle su una base di peperoni. Molto gradevole. I Paccheri gricia e calamari erano stuzzicanti, forse un po’ slegati tra base e pesce, mentre il baccalà (un prodotto tipico della cucina romana presente più volte nel menu, ma mi piace tanto) con i ceci era veramente gustoso.

La cosa che mi è piaciuta di più, però è stata la Polpetta amore mio, un tris di carne battuta, di polpetta stile Mc Donald (ma che differenza!) e di polpettine al sugo deliziose. Stavolta non ho pensato alla dieta e mi sono tuffata in una granita allo zabaione di quelle che te ne porteresti a casa un secchio… ma solo a condizione di fartela tutta a piedi e di corsa. 

La scelta del vino non è stata invece azzeccata, ma lo sapevo. Nel senso che su questa varietà di strutture e intensità di sapori, sull’arcobaleno delle cotture, ci sarebbe stata meglio una bollicina che avrebbe messo tutti d’accordo, ma ho visto in carta il  Pietramarina di Benanti ’05 e non ho resistito. In barba a tutti gli abbinamenti, ma mi piace troppo. In effetti ha cominciato ad andare bene dalle polpette al sugo…ma ormai eravamo alla fine e di brasati non ce n’erano. 40 euro a persona vino escluso. Si può fare.

Liberati via F. Stilicone, 278/282,  tel 0671544153 www.bottegaliberati.com

Bomprezzi Via Tuscolana 904, tel  067610135

Osteria del Giuda Ballerino! Largo Appio Claudio 346, tel. 0671584807
www.giudaballerino.it sempre aperto.

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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