Una costante nell’inverno 2011, la costanza2 min read

Ormai siamo a chiudere la porta dell’inverno mentre apriamo quella della primavera e per i viticoltori iniziano i tempi più impegnativi.
L’inverno di quest’anno non è stato è particolarmente rigido e più che altro costante.

È iniziato presto con le piogge di novembre per arrivare sino alla prima settimana di marzo portando neve e freddo in giro per l’Italia. Le temperature non sono mai state particolarmente fredde (salvo alcuni brevi periodi) e comunque consone alla stagione ed alla salute delle piante!

Quest’inverno è tornata dopo anni di assenza anche la nebbia, arrivata sino alle colline.

In questo contesto generale le potature hanno avuto un decorso regolare, permettendo un organizzazione regolare dei lavori per giungere in tempo con la preparazione delle viti alla nuova stagione, nonchè di portare a termine la stralciatura, la legatura del capo a frutto (ove necessario) e la manutenzione dei pali e dei fili per i vigneti più vecchi.

Un decorso regolare favorisce le fasi della vite, nel senso che a partire dalla caduta delle foglie sino al germogliamento ed al pianto (che partirà fra pochi giorni) maggiore sarà la regolarità stagionale e migliore seguirà il decorso fenologico.

Certo che le copiose piogge dell’autunno hanno creato in alcuni casi terreni gonfi di acqua nelle situazioni pianeggianti, oppure erosione superficiale per quelli posti in maggior pendenza. Entrambi i fenomeni non sono positivi dato che causano nella prima situazione di asfissia radicale con scarso o nullo assorbimento da parte delle radici, mentre nel secondo caso avviene la perdita di fertilità e dei nutrimenti utili alla vite.

Sicuramente a quanto detto fanno eccezione i vigneti opportunamente preparati per l’inverno, dove nei terreni piani sono state fatte lavorazioni del terreno per garantire un drenaggio sotterraneo (con ripper-talpa per esempio) e nei vigneti in pendenza sono state ridotte le lavorazioni superficiali o è stato predisposto l’inerbimento, predisponendo inoltre opportuni fossi di scolo.

Davide Ferrarese

Davide Ferrarese, agronomo e profondo conoscitore del Piemonte agricolo, per diversi anni nostro “metereologo ufficiale” ci ha lasciato in eredità tantissimi interessanti articoli.


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