Rosso di Montalcino. A modest proposal, anzi, più di una1 min read

Vista la viva diatriba sul cambio del disciplinare del Rosso di Montalcino e sull’inserimento o meno di altri vitigni, porto modestamente alcune proposte per cercare di tacitare gli animi.


Proposta atea

Giovese 100%

Proposta Unità d’Italia
Sangiovese Mille per Mille (con eventualmente correzione di Marsala)

Proposta di destra
Sangiovese 85% altre uve 15%


Proposta di sinistra

Altre uve 15% Sangiovese 85%

Proposta di centro
Sangiovese ed altre uve per un totale del 100%, solo che il Sangiovese non può essere meno del 85%

Proposta matematica
Sangiovese 100% altre uve 15%

Proposta alternativa
Cioè, ragazzi, cazzo, ci vuole una proposta.


Proposta per il tricolore

Rosso di Montalcino 34% Bianco di Montalcino 33% Verde di Montalcino 33%


Proposta molto improbabile

Sangiovese 100%

Proposta oscena
Sangiovese 85%,  Cacchione, Pulcinculo, Passerina e Pelaverga 15%

Proposta per Denominazione a ricaduta su Arcore DOC
Bunga 50%,  Bunga 50%

Proposta del Vaticano
Sangiovese, amen.

Proposta esplosiva
Cannonau 50% Bombino50%


Proposta Boccassini

Sangiovese 100% senza condizionale

Proposta timida
Sangiovese 85%


Proposta per mercato Brasiliano

Saogiovese 100%

 

Si accettano ovviamente altre proposte da parte dei lettori.

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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