Laurea “Honoris causa” per Giulio Gambelli: muoviamoci!3 min read

Da alcuni giorni gli amici di Intravino hanno lanciato una proposta che è difficile non condividere: la laurea in enologia “honoris causa” per Giulio Gambelli. Per me, che abito a 100 metri da Giulio, lo vedo  e lo sento giornalmente, non condividerla è praticamente impossibile.  Non per niente lanciai la proposta circa 3 anni fa durante la presentazione della sua biografia. In sala c’erano circa 700 persone tra cui molti enologi, direttori di consorzi e personaggi importanti del mondo del vino. In quel momento tutti annuirono convinti ma da allora nessuno ha mosso una foglia, ha fatto  qualcosa per portare avanti la proposta. Dico questo non per cercare inutili primogeniture ma per far capire che è si  importante lanciare la proposta e cercare di darle il maggior risalto mediatico possibile, ma poi bisogna muoversi in maniera diversa.

Per prima cosa occorre cercare un professore delle università che potrebbero assegnare la laurea a Giulio (quindi Firenze o Pisa) che proponga e perori la cosa al consiglio accademico. Quindi un grazie a Morichetti e ad Intravino per aver lanciato sul web la proposta ma a questo punto occorre che qualcuno si faccia avanti. Qualcuno con  conoscenze giuste, che può mettere in contatto gli amici di Giulio con chi dovrà decidere.

Ho parlato di amici di Giulio non a caso. Il motivo principale per cui ho aspettato qualche giorno a rilanciare e a condividere la proposta è perché pensavo a come questa verrà vissuta da Gambelli. Non nascondo che lo stress di “sapersi sotto esame”, di dover attendere un responso sognato da una vita possa, in un ottantacinquenne che ha avuto ed ha alcuni problemi di salute, metterlo in uno stato di tensione che certamente non farebbe bene alle sue coronarie. Per questo chiedo a tutti una cosa piuttosto strana: di creare una specie di “setta” alla luce del sole (visto che Giulio non ha un computer e non si connetterà mai ad internet) che lavori alla cosa senza informare, se non a cose fatte, il diretto interessato.

Detto questo mi rivolgo a tutte quelle persone (come detto enologi, consorzi, personaggi del mondo del vino, etc) che possono fare qualcosa per permettere a Giulio Gambelli di sentirsi, in futuro ,chiamare Dottore. Muovetevi, muoviamoci  subito, adesso! Non aspettiamo mesi per far avere ad un genio educato e modesto, che non ha mai chiesto niente, la cosa a cui terrebbe di più.
Mi rivolgo anche all’Assoenologi ed al suo presidente Giuseppe Martelli. Non credete che dare una mano per far conferire ad un uomo come Giulio Gambelli il titolo di cui giustamente vi fregiate sia una cosa che darebbe ulteriore lustro alla categoria?

Adesso basta con le chiacchiere, passiamo ai fatti. Vi comunico che prenderò ufficialmente contatto con i due Consorzi che più sono stati e sono a contatto con Giulio Gambelli (Chianti Classico e Brunello di Montalcino) per chiedere ufficialmente ai loro massimi responsabili di perorare in prima persona la richiesta. Vi farò sapere cosa mi risponderanno e vi terrò comunque aggiornati dei prossimi sviluppi.

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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