Un’occhiata ai bilanci: Banfi interviene.1 min read

Questa serie di articoli nasce dalla voglia di cercare di capire cosa succede, in questo momento di crisi, nel mondo del vino. Abbiamo così pensato, per prima cosa, di dare un’occhiata ai bilanci delle più grandi aziende vinicole italiane. Questo nella speranza di trovare dati positivi che possano dare speranze ed esempi da seguire a tutto il settore.

 

Dopo la pubblicazione del bilancio di Banfi S.R.L siamo stati contattati dalla sede di Montalcino dell’azienda.
Molto gentilmente ci hanno comunicato che avevano a disposizione anche il Bilancio Consolidato 2009 e che sarebbero stati ben felici di inviarcelo . Ci è sembrato quindi giusto confrontarlo con il bilancio 2009 della S.R.L. e riportare le differenze emerse.

Il patrimonio netto rimane attestato sui 102 milioni di Euro, mentre le immobilizzazioni (vigne, macchinari, cantine, tutto quanto di solido e durevole c’è in azienda) passano da 61 a 65.5 mln. soprattutto per un aumento alla voce  “impianti e macchinario”.

La voce che sicuramente varia di più ed in positivo  è quella relativa al fatturato, che passa dai 33mln di Banfi S.r.l ai quasi 51 del Gruppo Banfi Italia. Aumentano, ma molto meno,  anche i debiti con le banche che passano da 40 a 45 mln di Euro.

La perdita d’esercizio si riduce leggermente passando da 4.6 mln a circa 4 mln di Euro.

Come non abbiamo commentato i dati di Banfi S.R. l (vedi) così non commentiamo questi, sempre credendo che con questi  pochi dati ognuno potrà farsi un’idea abbastanza chiara della situazione aziendale.

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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