Fai da te la tua IGT!!!4 min read

A seguito dell’articolo “Costa Toscana IGT:un disciplinare rigido come un budino ” mi sono permesso di immaginare alcune prossime IGT. Questo per la gioia dei nostri politici e di tanti produttori che trarranno indubbi vantaggi dalla loro approvazione.


HIC SUNT LEONES  IGT
. Si può produrre vino in tutti quei luoghi che quando eravamo bambini piccoli erano sconosciuti  e/o  paurosi. Esempio: capanno degli attrezzi del nonno in fondo al giardino, vialetti bui per andare a trovare un amichetto, campetto di calcio proibito perché chi ci giocava non era raccomandabile, etc.

VERSO L’INFINITO ED OLTRE  IGT. Oltre al territorio alquanto vasto questa IGT si contraddistingue per l’immaginifica ed infinita schiera di vitigni da poter usare. Ne cito alcuni: Barbapapà rosso e bianco, Supergiovese Brunellato, Merlò Maschio, Pinosauro Rex e via cantando.

PADANIA   IGT. Possibile in tutti i territori a nord del Rubicone. Esclusione delle uve rosse e di tutte le bianche ad eccezione della Durella, che va vinificata quando è ancora verde in modo da avere nerbo prossimo all’acciaio (cielodurismo enologico). E’ possibile aggiungere acqua del Sacro Fiume Po in percentuale non superiore al 15%.

ESCORT  IGT. Indicazione Geografica utilizzabile solo da produttrici, preferibilmente giovani.  Possibilità di utilizzare qualsiasi tipo di uve basta che il risultato porti ad un vino suadente, accondiscendente, morbido, godibile. Commissioni di assaggio sul lettone di Putin.

DIVINA COMMEDIA  IGT. Territori aspri e comunque  difficili da raggiungere senza adeguata guida caratterizzano questa IGT,   basata sul principio della transustanziazione poetico/enologica che permette a versi divini di trasformarsi in vini diversi. Tre sottozone, una specializzata nel famoso Icewine “Conte Ugolino”, riservato a palati forti.

DIAGONALONE  IGT. Vino producibile in tutti i territori limitrofi alla direttrice Lisbona-San Pietroburgo, ha come attributo principale quello di inglobare le caratteristiche aromatiche di un piatto o di una bevanda degli stati attraversati. Quindi il bianco, limpido come Wodka,  avrà fine aroma di paella con sentore di  baccalà e pastis. In bocca mostrerà corpo cioccolatoso con imponenti mantecazioni  di pizza margherita e wurstel. Lieve retrogusto di panna acida.

ANNIBALE IGP. I sesti d’impianto volutamente molto larghi permetteranno  la lavorazione del vigneto con animali, in particolare con quelli mai utilizzati in viticoltura come gli elefanti. Del resto questa bestia può svolgere altre funzioni oltre al traino di macchinari e a quella , veramente imponente, della concimazione del terreno. Per esempio grazie alla proboscide può fungere da atomizzatore o da macchina aspiratrice per la raccolta dell’uva. Quindi una IGT che prevede grandi risparmi di manodopera.

MONTE BIANCO  IGT. Indicazione Geografica che adesso può sembrare estrema ma che dimostrerà  tutta  la sua importanza tra 372 anni, quando il riscaldamento del pianeta renderà impossibile l’utilizzo di territori al di sotto dei 2000 metri. Nel frattempo i più occhiuti potrebbero iniziare a piantare (forma di allevamento: chiodone speronato) barbatelle di chardonnay e merlot, vitigni che si adattano in tutte le situazioni climatiche.

LASCIA E RADDOPPIA IGT. Indicazione geografica specializzata in grandi produzioni, dai 600 quintali ad ettaro in su.  Si basa su alcuni principi enologici d’avanguardia come la concimazione forzata, la potatura lunga e soprattutto la soppressione della potatura verde. Al suo posto appunto  il nuovissimo sistema di concimazione forzata  che prevede l’utilizzo di fertilizzanti per via linfatica alla pianta e endovenosa al produttore. Quest’ultimo, in un parossismo produttivo causato dal fertilizzante in circolo vorrà  produrre il più possibile cercando sia in vendemmia di non lasciare alcun grappolo o chicco sulla pianta, ma soprattutto utilizzando in precedenza  ogni possibile tecnica per raddoppiare, quadruplicare, decuplicare il carico d’uva della pianta stessa.

BACIAMO LE MANI  IGT. La principale difficoltà per questa nuova IGT sarà quella della lettura completa del disciplinare, diviso com’è tra pizzini di varia grandezza. Comunque si potranno produrre vini utilizzando esclusivamente mosti muti,  che all’occorrenza potranno essere rinforzati da iniezioni di cemento a presa rapida. Consigliato per serate e feste con amici e amici degli amici.


Si accettano consigli e proposte su nuove IGT

 

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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