Quando la tecnologia avanza..1 min read

Certe volte i comunicati stampa servono veramente a qualcosa. E’ il caso di quello ricevuto dalla Fiera Agricola di Verona, che mi ha fatto capire il futuro dell’agricoltura.
Leggendo ho capito che  i trattori moderni non saranno veramente tali se non avranno in dotazione comandi con tecnologie “touch screen e full color”, il che permetterà al contadino di immaginare di essere alla guida di un computer e quindi di godersela alla grande mentre è nel campo.

A proposito di campo: oramai non si dovrà più semplicemente arare, seminare, potare etc: si dovrà adottare una “precision farming”  (o agricoltura di precisione, per i non seguaci della Perfida Albione) che a me inquieta non poco perché ricorda tanto le bombe intelligenti della guerra in Irak.
E rimanendo in tema  Irak, la madre di tutti gli strumenti agricoli, quello da cui non si potrà assolutamente prescindere sarà (cito testualmente) “un unico strumento che è contemporaneamente «farm navigator» per il trattore, ricevitore da autovettura per la navigazione stradale e anche etilometro. Guidare in stato di ebbrezza è infatti pericoloso anche alla guida di trattori.”
Avete letto bene: un navigatore satellitare (pardon, un farm navigator) per spiegare al contadino dove sono le sue vigne o i suoi campi. Della serie "bere per dimenticare", tanto il farm navigator ha anche l’etilometro incorporato.

Del resto con tutti i vigili che vengono mandati a zappare la terra dagli automobilisti incazzati, sarà sempre più facile incontrarne qualcuno “in mezzo ai greppi”, magari appostato dietro ad un filare…….

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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