Il Primitivo vive una stagione di successi che non ha pari. La recente riscoperta del primitivo di Gioia e la conferma di quello di Manduria hanno ribadito la versatilità di un vitigno che cambia la sua espressione sensoriale a seconda della diversa composizione dei terreni, della loro esposizione e della forma di allevamento . E se al consumatore medio la differenza tra i due primitivi il più delle volte sfugge , resta comunque un’immagine, un nome, a cui si associa potenza e calore mediterraneo. Uno dei vini di nuova generazione che ha sicuramente contribuito al rilancio dell’immagine del primitivo è senz’altro l’ES di Gianfranco Fino. Ottenuto da vecchie vigne ad alberello, è vino potente con suoi 16,5 gradi ed avvolgente con frutto succoso ed opulento. Il tempo ha giocato a suo favore attenuando e centrando l’apporto del legno ed al contempo esaltandone la complessità olfattiva fatta di piccoli frutti neri,gelso e “mon cherì”. Palato bilanciato da una spalla acida di sorprendente freschezza e tannini fini e ben levigati. Un grande vino che si apprezza con il passar del tempo.
Es 2007
Primitivo di Manduria doc
Az: Gianfranco Fino
Giudizio: Ottimo
Prezzo: € 32-35
Per gentile concessione del Corriere del Mezzogiorno