Ad Isola della Scala per cercare di capire.2 min read

La notizia, in breve, è questa:
Dal 2 al 4 aprile prossimo Villa Boschi (Isola della Scala, VR)  ospiterà “Vino Vino Vino 2009”, una grande degustazione con più di 150 produttori da tutto il mondo aderenti al movimento Renaissance du Terroir, Vini Veri, Triple A ed altri indipendenti. In poche parole buona parte di quello che ruota attorno al mondo del biodinamico. La manifestazione sarà aperta nelle tre giornate dalle 10 alle 18. Per ulteriori informazioni:Wellcom, tel. 0173362958, mail oliviero@wellcomonline.com.

Fin qui il fatto nudo e crudo: la notizia "vera", almeno per me (modesto come sempre….) è che quest’anno ci andrò.

Il mio rapporto con questi vini ( quasi sempre o osannati o esecrati, senza mai una via di mezzo) non è mai stato chiarissimo nemmeno a me stesso. Ne ho una conoscenza superficiale, come ammetto di conoscere superficialmente i principi della biodinamica. In qualche modo vorrei porre rimedio a questa lacuna e quindi nella giornata di venerdì 3 mi dedicherò alla conoscenza ed all’assaggio di questi vini naturalmente difficili, facilmente complicabili, semplicemente troppo semplici per un mondo a cui piacciono le cose fintamente complesse.

C’è dell’altro: questa mia visita sarà anche per rendere omaggio ad una grande persona che purtroppo non sarà presente. Teobaldo Cappelano ci ha lasciato da poco ma le sue parole ci accompagneranno per molto. Per questo riporto un suo scritto, divenuto il manifesto d’intenti dell’associazione Vini Veri, che lui ha contribuito a creare.

“Non siamo biologici, anche se la nostra regola impone condizioni di vigna e di cantina ancora più severe di quelle delle varie “certificazioni”. Non siamo biodinamici, anche se molti di noi sono vicini alla filosofia di Steiner. Non lo siamo perché sappiamo che purtroppo le regole possono essere cavalcate dalle mode, non lo siamo perché sappiamo che nulla è più facile che imporre regole per poi violarle. Riteniamo che la “regola” che sottoscriviamo sia un impegno così grande da estrarre da noi la parte migliore, sappiamo che violare questa ci costerebbe l’espulsione dal gruppo e la rivalsa legale di questo nei confronti di chi ha violato il patto, ma soprattutto siamo tornati a vedere l’intelligenza (quella che era sempre stata negata) di chi ci aveva preceduto, siamo tornati alla conoscenza del passato, siamo tornati a guardare la ricerca con gli occhi di chi vuol comprendere e non solo accettare”


Queste parole saranno il mio filo conduttore per una giornata di assaggi, ma soprattutto per una giornata in cui cercherò di comprendere qualcosa in più del meraviglioso mondo del vino.

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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