Nasce la prima “Guida ai giornalisti enogastronomici italiani.”2 min read

Caro Franco (Ziliani) altro che premio dello scoiattolo! Io e te, assieme a Sangiorgi e Masnaghetti siamo gli unici premiati  della prima “Guida ai giornalisti enogastronomici d’Italia” edizione 2009.

La guida, come recita il frontespizio è “Ad uso dei produttori di vino che vogliono districarsi tra i numerosi attori e le loro innumerevoli interpretazioni. Una guida pratica, snella, per avere un panorama completo e sintetico del giornalismo vinicolo.”

Già questo ti dovrebbe far capire l’importanza dell’oggetto e farti sentire orgoglioso di essere uno dei  quattro premiati. Le motivazioni ti daranno ancora più soddisfazione.

 “Essi hanno divulgato in modi molto indipendenti il concetto vino, senza farsi troppo trascinare dal business. I loro interventi si sono dimostrati sinceri, con riflessi di poesia. L’indiscutibile originalità dei loro lavori hanno elevato il vino a prodotto umano, con i difetti e i pregi propri dell’umana condizione”.

Il premio non poteva che essere in linea con quelli enologici: noi quattro riceveremo le  “Tre Pagine”, che fanno da giusto contraltare ai mitici ed ambitissimi Tre Bicchieri.

Pensi sia uno scherzo? In parte lo è, ma l’idea è talmente bella ed ha risvolti di assoluta serietà che deve essere presa molto sul serio.

Il “creatore” del premio è Paolo Cianferoni, proprietario dell’azienda Caparsa in  Chianti Classico . Sul suo blog (http://caparsa00it.blog.dada.net/) ha inventato, motivato e conferito questo “premio” scherzosamente serio. Una delle più belle idee di questo inizio di 2009.

Ma pensa se veramente il mondo si rovesciasse e per una volta all’anno i produttori ci valutassero senza remore  e falsi pudori. Una specie di “degustazione bendata” potrebbe garantire l’anonimato del votante, per evitare eventuali ritorsioni (lo sai benissimo, diciamo di non essere permalosi ma…….meglio non fidarsi).

Che meraviglioso bagno di umiltà sarebbe per tutto il settore: un po’ come quando in qualche concorso ti mettono i campioni doppi per vedere se sai effettivamente degustare;  solo che lì non rendono pubblici i risultati.

Per questo consiglio te e tutti i lettori di buttarsi sul Blog di Caparsa e di leggersi con attenzione l’articolo sul premio.

Unico dubbio: dove andremo a ritirare il premio? In copisteria?.

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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