C’è molto Sud (Côte Chalonnaise e Mâconnais) , nel primo numero dell’anno di questa rivista bimestrale, interamente dedicata alla Borgogna.
Non è un caso: la irrefrenabile ascesa dei prezzi dei cru più prestigiosi della Côte d’Or, facilita la scoperta dei “valori sicuri” delle aree meno famose.
E di fatti il titolo centrale di copertina è appunto rivolto ai buoni vini “per tutte le borse” di questo inizio 2017.
Gli altri titoli: incontro con Eric Carrière, dal football al vino; i borgognoni dell’anno che è appena passato; il terroir in esame, Mercurey.
Dopo l’editoriale di Tupinier, che racconta questo numero, seguono, come sempre, le notizie dell’attualità. Il tema più importante è quello del progetto, recentemente approvato, della rete delle Cités du Vin della Borgogna (Beaune, Chablis e Mâcon).
Poi: la vendita del prestigioso Domaine Bonneau du Martray (Corton-Charlemagne) al miliardario americano Stanley Kroenke, già proprietario di Screaming Eagle, la bocciatura del lieu-dit Côte-Rôtie dell’AOC Saint-Véran, per l’opposizione dei produttori del Rodano, Pierre Vincent nuovo Direttore generale del Domaine Leflaive (Brice dela Morandière resta gestore associato).
I servizi veri e propri di questo numero cominciano con la lunga intervista a Eric Carrière, già campione di Football, riconvertitosi al vino: proprietario di vigne nella Valle del Rodano e in Borgogna, ha inaugurato un grande negozio di vino a Dijon, Les Caves Carrière.
L’articolo successivo è un racconto fotografico della celebre Paulée di Meursault che chiude le Trois Glorieuses, il lunedì seguente alla grande vendita all’asta dei vini degli Hospices de Beaune: a mezzogiorno si chiudono le porte dello Château de Meursault (sede dell’evento) e i produttori aprono le bottiglie portate per l’occasione.
Eccoci giunti alle degustazioni. Si comincia con le appellations del Mâconnais: naturalmente Pouilly-Fuissé, poi Pouilly-Loché, Pouilly-Vinzelles , Saint-Véran e Viré-Clessé.
Continua l’ascesa di questi cru, grazie anche ad un’ eccellente annata 2014. Pouilly-Fuissé, il primo e più famoso di essi, festeggia i suoi 80 anni. A celebrarli, anche l’assaggio di due bottiglie straordinarie del 1947 e del 1937.
La seconda degustazione è dedicata ai Clos de Vougeot 2012-2014 e alle denominazioni satellite , Vougeot Premier cru e villages 2013 e 2014. Chiude questa sezione quella dedicata a due appellations del beaunois, tra loro vicine, ma molto differenti: Chorey-lès-Beaune e Savigny-lès-Beaune, delle annate 2014 e 2015. Alla Guide d’Achat segue un ampio focus sul terroir di Mercurey, nella Côte Chalonnaise: 650 ettari vitati in bianco e , in grande maggioranza (550 ha.), in rosso.
La degustazione che segue è articolata tra i diversi crus. Si parte con gli “assi” , dal monopole La Cailloute a Les Naugues. Poi i re e infine i valletti. Chiude il servizio la dettagliata carta dei cru e dei suoli del terroir di Mercurey. Nelle pagine che seguono vengono presentati i produttori dell’anno,con i loro vini, e le giovani speranze , tra le quali Charles Magnien.
Si chiude con le migliori bottiglie degustate alla cieca dalla Redazione nel corso del 2016 (punteggio più alto, 19/20, per un vino del Mâconnais, il Viré-Clessé L’Exception 2013 del Domaine Jean-Pierre Michel) e con i libri.