Locanda Mariella: come mangiare molto bene e bere molta storia4 min read

Mariella è a Fragnolo, dopo Fragno, a pochi chilometri da Calestano: sono stato chiaro?

 

Se pensate di si i casi sono due: o conoscete bene il posto o siete da ricovero, perché La Locanda Mariella è veramente alla fine del mondo.

 

Però per godere (dal punto di vista gastronomico, cosa state pensando?) come ho goduto, alla fine del mondo ci ritorno anche a piedi!!!

 

Ma procediamo con calma. Per andare dalla Mariella, che si trova a circa 40 chilometri  da Parma si può passare da una strada provinciale o prendere l’autostrada della Cisa e uscire a Fornovo: in entrambi i casi bisogna comunque salire, curvare, salire, curvare e poi ancora salire fino a che una casona gialla vi comparirà davanti.

 

Scendete, baciate la terra come il papa e preparatevi non solo ad una delle più goduriose esperienze gastronomiche della vostra vita, ma ad un excursus storico/enoico, che parafrasando  il nome di un vecchio film potrei definire “Come bevevamo”.

 

Parliamo del locale, una trattoria con arredi che vanno dal familiare al minimale, con i tavoli abbastanza distanziati e con, unica pecca, un tovagliato adatto più ad una pizzeria che ad un locale di questo livello.

Ma sorvoliamo sulla tovaglia e il tovagliolo per concentrarsi sul menù che varia a seconda delle stagioni ma ha come base la cucina emiliana/parmigiana contaminata da qualche spruzzo di Liguria.

 

Il primo “spritz” ligure sono le buonissime olive taggiasche marinate che arrivano immediatamente sul tavolo mentre si studia sia il menù sia la carta dei vini “finta” (tranquilli, ve lo spiego dopo cosa vuol dire).

Si ritorna così subito in Emilia con i salumi locali (culaccia e prosciutto in prima fila) , per poi tuffarcisi letteralmente dentro con gli  eccezionali cappelletti in brodo.

 

Uno dei segreti dell’impasto del cappelletto è il parmigiano, che dalla Mariella è uno stagionato di 36 mesi che già da solo resusciterebbe i morti. Molto buono anche lo spaghettone Cavalieri al polpo e abbiamo visto passare dei ravioli che hanno fatto sdilinquire i nostri vicini di tavolo.

 

Torno indietro per parlare del baccalà mantecato preso come antipasto, veramente equilibrato e appetitoso, per poi passare ai secondi dove troneggiano carni come l’agnello e il guanciale di vitello brasato. L’agnello era semplicemente un burro, morbido dentro con la giusta croccantezza esterna e saporitissimo.

 

Ci siamo fatti tentare anche da una ottima selezione di formaggi, dove comunque il migliore era il solito parmigiano di prima.

 

Siamo tentati per il caffè ma Mariella ci stoppa dicendo “Non ve lo consiglio, qua non lo facciamo tanto bene, meglio un superalcolico!”

 

E su questa frase che presenta Mariella a tutto tondo inizia la seconda parte dell’articolo. Una ristoratrice così sicura di sé, che da anni fa mangiare e bere benissimo le persone, è veramente difficile trovarla.

Come è difficilissimo trovare una carta dei vini come quella che Mariella ci ha portato in tavola alla fine “Perché se la metto subito la gente perde tempo a leggerla”. 

Così propone quella che io ho definito “finta”, ma che in realtà è una selezione mirata di bellissime etichette italiane e estere (basta leggere la decina di champagne presenti ) per capirlo.

 

L’altra viene tirata fuori “a richiesta”, anche perché basta  a malapena una valigetta per contenerla. Quando la apri ti ritrovi proiettato nell’ultimo trentennio del vino mondiale, con etichette di ogni zona e di ogni momento enologico (vi ricordate i tanti vini iperlegnati degli anni novanta?) a prezzi incredibilmente bassi. “Quasi tutti questi vini ormai non li bevo più e così non ho nemmeno voglia di proporli.”

Ma tra quelli che “non propone” ci sono etichette introvabili, chicche enoiche che per impallinati come me valgono da sole il viaggio, specie se vendute praticamente al prezzo di acquisto di allora convertito in euro.

 

Insomma dalla Mariella, che è a Fragnolo, dopo Fragno, a pochi chilometri da Calestano,  ci si può andare per diversi motivi: per mangiare bene, per mangiare e bere bene, per mangiare bene e immergersi nella storia enoica degli ultimi 30 anni.

 

Naturalmente ci si deve andare anche per conoscere Mariella, personaggio che magari non saprà fare il caffè ma sicuramente ha una conoscenza enogastronomica praticamente infinita.

 

 

Locanda Mariella

Prezzo medio 30-35 euro vini esclusi

Aperto solo a cena escluso sabato e domenica

Località Fragnolo, 43030 CALESTANO

Telefono 052552102

Email: mariellagennari77@gmail.com

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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