Vi ricordate “Tre domande per Winesurf”, il brevissimo questionario inviato ai nostri lettori in cui chiedevamo tre semplici cose? La prima e la seconda domanda volevano sapere se e quali sostanze conoscessero di una serie che, autorizzate dalla Comunità Europea, possono essere utilizzate in cantina. La terza recitava testualmente “Al momento che qualcuna di queste sostanze venisse usata per produrre vino vorreste che fosse riportata in etichetta?”
Questo chiedevamo ai nostri lettori che non si sono certo fatti pregare per rispondere. Forse non sarà molto se si confrontano con i numeri dei grandi giornali on line, ma ricevere 372 mail di risposta, di cui oltre 40 dall’estero, per noi è un grande risultato. Per questo diciamo prima di tutto grazie a tutti coloro che ci hanno inviato il loro parere.
Dicevamo che oltre 40 (43 per precisione) ci sono giunte dall’estero, in particolare da Germania, Stati Uniti, Danimarca, Svezia, Olanda e sono almeno per il 50% di persone addentro al mondo del vino. Quelle arrivate dall’Italia sono in gran parte di consumatori finali, anche se non mancano produttori, giornalisti ed enologi.
La prima “sorpresa” è che quasi tutti i 372 hanno dichiarato di conoscere qualcuna o addirittura tutte le sostanze riportate, il che probabilmente denota che hanno risposto al questionario, oltre agli esperti del settore sopra citati, consumatori comunque attenti ed informati.
Dopo le tre domande chiedevamo anche se avevano qualche precisazione da fare e molti lo hanno fatto. Da una parte c’è chi ha fatto notare che alcune delle sostanze sono già presenti naturalmente nel vino, chi sostiene che riportare in etichetta certe sostanze crea solo confusione, chi sottolinea puntigliosamente che non servono per “produrre” il vino ma per “pratiche enologiche”, chi specifica che alcune sostanze in lista sono composti di altre. Dall’altra abbiamo chi (soprattutto consumatori finali) non vede problemi nel riportarle in etichetta e chi è più categorico e dice che l’etichetta del vino, al pari di qualsiasi altro prodotto alimentare, dovrebbe riportare le sostanze usate. C’è anche chi si astiene dal commentare motivando con un inquietante “non mi fate fare commenti che sono tecnologa alimentare……”.
Ma la domanda a cui noi tenevamo indubbiamente di più è quella relativa al riportare in etichetta le sostanze eventualmente usate. La nostra posizione è chiara da tempo: vediamo che cosa hanno detto i lettori.
"Al momento che qualcuna di queste sostanze venisse usata per produrre vino vorreste che fosse riportata in etichetta?”
SI 292 pari al 78.50%
NO 56 pari al 15.05%
NON SO 24 pari al 6.45%
Come potete vedere quasi l’ottanta per cento dei lettori vorrebbe che venisse riportato in etichetta quello che si usa per fare il vino!!! Non ci sentiamo di commentare questo dato che crediamo parli da solo.
Nei prossimi giorni invieremo ad enologi e produttori questi risultati chiedendo loro un parere in merito.
Se anche voi volete esprimere un vostro parere scrivete a info@winesurf.it.