La stampa estera a portata di clic:En Magnum. Le Vin + Grand, anno II, n. 42 min read

Rosé e vini biologici sono al centro di questo numero.

 

In copertina l’immagine grande di una bottiglia di La Marginale, il cru del Domaine de Roches Neuves.

 

Poi: Che cosa c’è dentro La Romanée-Conti? Bordeaux primeurs del 2015, i migliori ; gelata a Chablis, notte d’inferno.

 

Si comincia con la vitivinicoltura verde: in percentuale la Provenza (24%) precede lo Jura e l’Alsazia. Fanalino di coda la Champagne, con solo l’1,28% di vigne convertite.

 

 A seguire: 10 ragioni per  scegliere bio; Bettane: il bio e cosa ne penso io; bio-bistronomia a Parigi; Gérard Bertrand uomo-bio della Languedoc;  I vini alsaziani degli Zusslin. Véronique Raisin firma “il bio nel bicchiere”, dedicato ai progressi della vitivinicoltura biologica, poi vengono “la saga dei biodinamici”, con il pioniere Nicolas Joly, i 10 maestri   e i 10 capolavori recenti. Per concludere l’argomento: Domaine La Romanée-Conti; chi la pensa diversamente (Laroche: perché non sono più nel bio”). Più avanti ancora: “Il gesto verde”, immagini della coltura biodinamica della vite, e per la serie “Têtes de cuvées”, l’album delle foto dei grandi vignerons verdi. Prima di passare ai rosé:  ancora  la Cité du Vin a Bordeaux, Bordeaux e altro ne “La cassa da sei”, con i migliori assaggi; cognac e formaggi, l’accordo inatteso.

 

Ed eccoci finalmente ai rosé: la domanda è, visto il loro crescente successo, il loro destino è diventare i nuovi Beaujolais? A parlarne è Thierry Desseauve.

 

A seguire la notte delle streghe a Chablis, 27 aprile 2016 e la grande gelata (bellissime le foto notturne, da 10 e lode).

 

Per concludere, siamo alla sezione Master Class: questa volta si parla dei Primeur 2015 a Bordeaux, con le migliori 48 etichette, per qualità e prezzo. Si ritorna ai vini bio con le magnum più affascinanti.

 

Per chiudere: dieci anni in Côte-Rotie, lo spazio semantico dei grandi bianchi secondo Guillaume Puzo, ottimi vini a pochissimo prezzo  con il marchio Bettane & Desseauve, le bandes dessinées di Régis Franc, l’animatrice del blog “Rouge aux lèvres”, Margot Ducancel intervista quattro amatori sulla loro opinione sui vini bio.


Guglielmo Bellelli

Nella mia prima vita (fino a pochi anni fa) sono stato professore universitario di Psicologia. Va da sé: il vino mi è sempre piaciuto, e i viaggi fatti per motivi di studio e lavoro mi hanno messo in contatto anche con mondi enologici diversi. Ora, nella mia seconda vita (mi augurerei altrettanto lunga) scrivo di vino per condividere le mie esperienze con chi ha la mia stessa passione. Confesso che il piacere sensoriale (pur grande) che provo bevendo una grande bottiglia è enormemente amplificato dalla conoscenza della storia (magari anche una leggenda) che ne spiega le origini.


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