La stampa estera a portata di clic:La Revue du Vin de France, n. 6022 min read

Il numero "fuori serie" estivo è normalmente dedicato "all’enoturismo" e di fatti il titolo  grande che campeggia a centro copertina è “300 itinerari tra le vigne”.

 

Titoli minori sono dedicati alla scoperta dei climats borgognoni classificati dall’UNESCO, alle acqueviti di frutta francesi, le migliori 500 bottiglie da degustare, il grande gioco a premi della bottiglia nascosta.

 

Apre il fascicolo l’editoriale di Jérome Baudoin  che preconizza un enoturismo di massa. Poi le novità: le giornate di degustazione per gli amatori della Maison de Champagne Duval-Leroy, gli appuntamenti da non mancare, ecc. 

 

Di seguito: la Cité du Vin a Bordeaux, il Grande gioco a premi della RVF, le migliori bottiglie di distillati di frutta.

 

Ed eccoci finalmente agli itinerari enoturistici.

 

Si comincia con i luoghi più golosi di Parigi secondo i vignerons, per passare alla Provenza (itinerario nella zona del  Bellet). In Languedoc tocca a Carcassonne, nel Roussillon si esplorano i terroir  dei Banyuls e dei Couillures.

 

Di tutti , dopo una breve descrizione introduttiva, vengono forniti i migliori indirizzi  di vignerons, gli Hotel, i ristoranti. Si risale quindi nel bordolese, per ammirare i paesaggi viticoli della Jurade, a Saint- Emilion, e assaggiare  l’enogastronomia  di Bordeaux e i vini di Pessac-Léognan. Nel Sud-Ovest  l’itinerario della RVF conduce a Marciac, in Guascogna, vigne & Jazz (c’è un festival). Risalendo verso la Loira, l’itinerario che segue è nel Saumurois,  con i suoi Gala equestri del Cadre  Noir, per passare poi a Cour-Cheverny per scoprire il romorantin. Eccoci nella Champagne, nelle vigne recentemente premiate dal riconoscimento dell’UNESCO, e poi in Alsazia per riscoprire questa regione sulla scorta dei suggerimenti di quattro noti produttori (i titolari dei Domaines Albert Mann, Pierre Frick, Binner e Marc Kreydenweiss).

 

A seguire , la Borgogna svela  i segreti dei suoi climats percorrendoli in auto,a piedi o a cavallo, e poi  tocca a Cluny, nel Maconnais, sulle orme dell’eredità lasciata dai monaci.

 

L’Alta Savoia propone il tesoro delle sue numerose varietà autoctone, per poi concludere con le vigne del Rodano attraversate dalla Route Nationale 7.

 

A fine numero, resta una lunga intervista a Jean-Pierre Alaux, autore di gialli enoici ,  e il quiz-ovviamente enologico- della RVF.


Guglielmo Bellelli

Nella mia prima vita (fino a pochi anni fa) sono stato professore universitario di Psicologia. Va da sé: il vino mi è sempre piaciuto, e i viaggi fatti per motivi di studio e lavoro mi hanno messo in contatto anche con mondi enologici diversi. Ora, nella mia seconda vita (mi augurerei altrettanto lunga) scrivo di vino per condividere le mie esperienze con chi ha la mia stessa passione. Confesso che il piacere sensoriale (pur grande) che provo bevendo una grande bottiglia è enormemente amplificato dalla conoscenza della storia (magari anche una leggenda) che ne spiega le origini.


ARGOMENTI PRINCIPALI



LEGGI ANCHE