Partito con due numeri all’anno, En Magnum, il nuovo giornale della inossidabile coppia Bettane & Desseauve, raddoppia. Nel 2016, infatti, si passerà a quattro numeri.
Molti i titoli nella copertina di grande formato: Sotto le pietre il vino, la storia folle dello Châteauneuf-du Pape, i grandi vini della Languedoc, Riesling, un bianco per il mondo, 101 super-Bordeaux e il nuovo volto del Bordeaux, 2015, la storia di un millesimo a lungo atteso.
Si comincia con le molte rubriche : il libro di Eric Beaumard , uno dei più grandi sommelier di Francia, dedicato ai grandi vini della sua vita; le vicende del vino (tra queste la strana storia dell’appellation Côteaux-du Tricastin e della sua centrale nucleare e l’utopia delle TAZ, zone temporaneamente autonome), i buoni indirizzi , i ritratti di protagonisti (Olivier Dauga e Bernard Magrez), il cartone da 6 dedicato ai migliori Bordeaux al di sotto dei 40 euro, dopo-cena (cognac e cioccolato), gli accordi chic cibo-vino.
Poi il diario dell’annata 2015: un’altra grande annata “in cinque”?
Thierry Desseauve intervista poi l’icona Jean-Michel Cazes (Sir Cazes) .
Il servizio che segue, di Michel Bettane, è dedicato al grande del Sud, lo Châteauneuf-du Pape, ai suoi lieux-dits e ai migliori millesimi. Dopo: arte e vino, il Riesling (Michel Bettane).
Sette grandi regioni del Riesling (Germania, Australia, Francia, Sfrica del Sud, Stati Uniti, Austria e Nuova Zelanda), dieci grandi maestri (da Pierre Trimbach a Egon Müller).
Le foto di Mathieu Garçon dedicate ai grandi personaggi del vino compongono la terza puntata di Tête de cuvées.
Benoît Chavanne si interroga sul “gusto del vino”: che cos’è e che cosa lo suscita?
Il tema tecnico di questo numero parla di una questione mai risolta: grappoli interi o égrappage?
Segue un servizio per capire le aste dei vini.
Alla ricerca delle rarità assolute:il 1990 detronizza il mitico 1982.
Un bel servizio fotografico anticipa le più belle foto del libro “Voyage au centre du raisin” di Pascal Fauvet.
Per finire il Grand Tasting . Si comincia con i grandi Languedoc (al vertice i crus di Terrasses du Larzac).
Nicolas De Rouyn presenta le magnum che lo hanno stupito e che meritano una standing ovation: 9 grandi vini , da Bordeaux al Rodano e alla Borgogna.
Prima di chiudere: le verticali di Chateau Soutard e del Clos de la Roche di Chantal Rémy, lo spazio semantico del vino,le bandes déssinées.