Le chicche del Decennale di Winesurf: I due incontri-degustazione3 min read

Mano a mano che si avvicina il 15 maggio il nostro decennale assume sempre più proporzioni impensabili solo un mese fa: avevamo quasi “sparato” che volevano 250 aziende e ad oggi siamo a 243: obiettivo quindi praticamente raggiunto (e forse superato).

Ma queste righe sono riservate a due momenti assolutamente particolari, cioè i due incontri-degustazione che vedranno grandi nomi dell’enologia italiana confrontarsi  su temi molto interessanti  e soprattutto presentare vini che “da soli valgono il viaggio”.

 

Per esempio il primo si svolgerà alle 13 e sarà sul tema “I bianchi italiani devono essere bevuti giovani?”.  Vi parteciperanno tre grandi produttori in rappresentanza di altrettante zone enologiche “bianchiste” d’Italia.

 

Ci sarà il friulano Gianfranco Gallo, deus ex machina di Vie di Romans, uno dei produttori più famosi d’Italia, che metterà in degustazione il suo Flors di Uis addirittura del 1990.

La seconda cantina porta al centro e parlerà autoctono con uno dei grandi vitigni italiani, il Verdicchio: sarà Colonnara, cooperativa particolarissima, a farci capire come un uva che cresce praticamente solo nelle marche possa essere d’esempio per chi chiede ai bianchi grande serbevolezza. Lo farà presentando il Verdicchio Superiore dei Castelli di Jesi  Cuprese 2003 in magnum.

Il terzo produttore parla la meravigliosa lingua dell’Irpina: Pasqualino Di Prisco dell’omonima azienda rappresenterà una terra baciata da dio per i bianchi con il suo Greco di Tufo Pietra Rosa 2013.

Come vedete ci sarà da discutere e da degustare vini oramai introvabili: un’occasione per chi ama i grandi bianchi.

 

E invece chi ama il nebbiolo non può perdersi il secondo, quello delle 15, sul tema“Dove i giovani produttori di Nebbiolo stanno portando il Nebbiolo”. 

Interverranno tre giovani ma famosissimi produttori.

Alfio Cavallotto (Cavallotto) che porterà  la sua esperienza di come il nebbiolo si può declinare a Castiglion Falletto, presentando il suo Barolo Vigna San Giuseppe Riserva 2006.

Fabio Alessandria ( Comm. G.B. Burlotto) porterà il suo contributo con il barolo di zona particolarmente elegante e meno conosciuta come il Barolo Acclivi 2006.

Da parte sua Enrico Dellapiana (Rizzi) cercherà di farci capire che i grandi barbaresco non hanno niente da invidiare al barolo e per farlo ci farà degustare il suo Barbaresco Boito 2006.

Roba da palati fini! Ci piace sottolineare che i tre produttori, in onore del decennale del giornale, hanno deciso di presentare tutti e tre un vino della vendemmia 2006.

 

Insomma due momenti importantissimi che gli appassionati non possono perdersi. Visto però che la sala dove si svolgeranno non permette la presenza di più di 30-35 persone, vi consigliamo di prenotare mandando una mail a redazione@winesurf.it specificando il vostro nome e cognome.

 

La partecipazione a questi due laboratori non è compresa nel biglietto d’ingresso e il costo è di 10 euro. Per questi due eventi i calici da degustazione verranno messi a disposizione dall’AIS Toscana.

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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